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15 maggio 1930: Ellen Church, la prima donna hostess che sconfisse i pregiudizi

Fu una rivoluzione: fino a quel momento infatti la professione di assistente di volo era riservata solo agli uomini. Ellen aveva anche il brevetto da pilota privato

Una hostess

Firenze, 15 maggio 2023 – Era il 15 maggio del 1930, una giornata che è stata decisiva per la conquista dei diritti al femminile contro gli stereotipi di genere. Quel giorno Ellen Church divenne di fatto, grazie alla sua determinazione, la prima hostess di linea della storia. Fu un’autentica rivoluzione: fino a quel momento infatti la professione di assistente di volo era riservata solo agli uomini. Ma come fece Ellen Church a riuscire in quest’impresa? Per saperlo bisogna fare un passo indietro. Era il 22 settembre del 1904 quando venne al mondo, in una campagna dell’Iowa, questa donna che avrebbe segnato non solo la storia dell’aviazione, ma anche il ruolo delle donne nel mondo del lavoro.

Il suo destino era segnato dalla famiglia: doveva essere quello di una brava madre e moglie, e si sarebbe occupata di portare avanti la fattoria. Ma fin da bambina dimostrò di avere carattere e una grande forza di volontà nel realizzare i propri sogni. E così scelse di intraprendere una strada più avventurosa: studiò e nel 1926 conseguì il diploma di infermiera all’University of Minnesota Medical School di Minneapolis, iniziando il tirocinio presso il French Hospital di San Francisco. Quando, dopo la prima Guerra Mondiale, gli aerei furono impiegati nell’aviazione civile iniziando a solcare i cieli, Ellen covò un altro sogno, quello cioè di diventare pilota. E così, mentre portava avanti il suo apprendistato da infermiera, tra un turno e l’altro riuscì anche a ottenere il brevetto da pilota privato.

Tuttavia all’epoca era impensabile che qualsiasi compagnia si convincesse ad affidare il comando di un aereo a una donna. Ma Ellen non si diede per vinta e tentò comunque un colloquio per un'assunzione alla compagnia aerea americana Boeing Air Transport. Non ebbe successo e non venne assunta, ma neanche allora Ellen si diede per vinta.

Ancor più determinata a volare, fece una controproposta alla compagnia: dal momento che oltre ad avere il brevetto da pilota era anche un’infermiera, si offrì di fornire a bordo degli aerei un'assistenza infermieristica e psicologica per i passeggeri che avevano paura di volare. La proposta venne accettata e la compagnia Bat la sperimentò con successo. Ellen Church capitanò “The Original Eight”, ossia il gruppo di infermiere di volo composto da Alva Johnson, Inez Keller Fuite, Cornelia Peterman, Margaret Arnott, Jessie Carter, Harriet Fry Iden, ed Ellis Crawford.

L’idea risultò vincente, perché le donne risultarono più pazienti, dolci e accoglienti. Le assistenti di volo furono ben presto impiegate da tutte le compagnie aeree del mondo. I requisiti per svolgere questa professione all’epoca erano ferrei: le donne dovevano essere nubili, pesare al massimo 53 chili e avere una bella presenza.

Col passare del tempo, le hostess furono ammirate da tutte per la loro bellezza, le uniformi e il trucco impeccabile, la loro elegante professionalità, diventano icone di grazia e di stile. Quanto ad Ellen Church, si arruolò poi come infermiera durante la seconda Guerra Mondiale nell’Army Nurse Corps – Air Evacuation Service, e fu anche insignita della prestigiosa Air Medal, che nella storia è stata concessa a pochissime donne al mondo. Nasce oggi Arthur Schnitzler nato il 15 maggio del 1862 a Vienna. Scrittore e drammaturgo austriaco, famoso per aver messo a punto l’artificio narrativo del cosiddetto monologo interiore. Ha scritto: “Nell’amore ci accorgiamo per lo più troppo tardi se un cuore ci è stato dato solo in prestito, se ci è stato donato oppure se ci è stato addirittura sacrificato”.

Maurizio Costanzo