SIMONE CIONI
Sport

L’obiettivo dell’Empoli? Creare valore . Tutto passa dalla ’crescita’ dei calciatori

L’Empoli conta ben nove prestiti ma solo uno è ’secco’, Obaretin, che a fine campionato tornerà al Napoli comunque vada a finire

Il direttore sportivo dell’Empoli Calcio, Roberto Gemmi, ha appena concluso la campagna acquisti per il campionato

Il direttore sportivo dell’Empoli Calcio, Roberto Gemmi, ha appena concluso la campagna acquisti per il campionato

Puntare su giocatori di proprietà o affidarsi ai prestiti? Nelle ultime finestre di calcio mercato ha preso sempre più quota quest’ultima formula, ma ci sono club che ci si affidano maggiormente e altri che la utilizzano in maniera meno marcata. Quest’ultimo caso, per esempio, nell’attuale campionato di Serie B è ben rappresentato da Palermo e Monza, che hanno solo 3 prestiti in organico mentre al contrario Juve Stabia ed Empoli comandano questa speciale graduatoria con 11 e 9 trasferimenti in prestito.

Bisogna vedere anche che tipo di prestiti. In casa azzurra, per esempio, ce ne è solo uno ‘secco’, Obaretin dal Napoli, che qualsiasi sia il suo rendimento durante questa stagione al 30 giugno 2026 tornerà sotto il Vesuvio (eventualmente dovrà poi partire un’altra contrattazione con il club di De Laurentis). Gli altri, da Carboni a Fulignati passando per Ghion, Ilie, Lovato, Moruzzi, Nasti e Pellegri sono tutti arrivati con diritto od obbligo di riscatto. Ciò vuol dire che al termine della prossima stagione, al verificarsi di determinate condizioni e pagando una cifra pattuita, il club azzurro potrà far definitivamente suoi tali calciatori.

Del resto l’obiettivo principale dell’Empoli, oltre a quello di mantenere la categoria dal punto di vista sportivo, come ha sottolineato il ds Roberto Gemmi, è proprio quello di creare valore. Se nel caso di Obaretin, quindi una valorizzazione del difensore va a vantaggio esclusivamente del Napoli, per gli altri profili citati è invece un valore aggiunto per lo stesso Empoli, che da un lato può assicurarsi un’ossatura di squadra per le stagioni future e dall’altro garantirsi magari un’ottima plusvalenza per quella sostenibilità economica che da sempre è nei pensieri del presidente Fabrizio Corsi.

Tra l’altro, rispetto alla scorsa stagione, quando l’unico vero investimento fu quello di Anjorin dal Chelsea (anche se il club londinese ha una cospicua percentuale sulla rivendita), quest’anno sono stati 6 i giocatori diventati di proprietà azzurra: Ceesay, Curto, Elia, Gasparini, Saporiti e Yepes, con gli ultimi tre arrivati per altro senza sborsare un euro di cartellino, essendo svincolati. Se a questo aggiungiamo il fatto che in rosa ci sono ben 13 ragazzi cresciuti nel vivaio, da Belardinelli, Ignacchiti e Degli Innocenti ai giovani della Primavera attuale, si capisce come la linea tracciata dall’Empoli sia sì verso un mantenimento della stabilità economica con l’abbattimento di alcuni costi (vedi la voce ingaggi ‘pesanti’), ma anche nella direzione di una certa continuità tecnico-sportiva con la creazione di un gruppo che può essere il futuro delle prossime stagioni.

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