DAMIANO NIFOSI'
Sport

La sorpresa al campus estivo di Castello. Il pallone lo calcia Tommaso Baldanzi

Il giocatore della Roma era in città dopo l’Europeo under 21 a trovare i genitori e ha accettato di fare una visita ai giovanissimi ’colleghi’

Tommaso Baldanzi con i giovanissimi del campus a Castello foto Jasmine Arouzi

Tommaso Baldanzi con i giovanissimi del campus a Castello foto Jasmine Arouzi

Appena tre sere fa era a Dunajska Streda, in Slovacchia, a guardare i suoi compagni giocarsi il quarto di finale dell’Europeo under 21 – essendosi infortunato nella seconda partita della fase a gironi -: ieri mattina, invece, smaltita la delusione per l’eliminazione, Tommaso Baldanzi ha fatto visita (a sorpresa) ai ragazzi del campo scuola organizzato dal Castelfiorentino United con l’insostituibile apporto di Valentina Soldati e Greta Monzitta. Il Castelfiorentino United lo ha visto nascere calcisticamente e Tommaso si è poi trasferito all’Empoli nel 2011, per una carriera che lo ha visto esordire tra i professionisti ad appena 17 anni, ottobre del 2020, collezionando anche un assist all’esordio. Il giocatore fa parte della generazione di talentini azzurri che ha visto sbocciare anche Jacopo Fazzini e Kristjan Asllani, sotto la guida dell’allenatore della Primavera Antonio Buscè. Oggi si può vedere Baldanzi giocare su un palco prestigioso come quello dello Stadio Olimpico, difendendo la maglia della Roma (con la quale ha già raggiunto 59 presenze) e della Nazionale under 21, di cui è uno dei giocatori di maggior talento. A maggior ragione, mai si sarebbero aspettati i bambini del Castelfiorentino di veder arrivare al campo di viale Roosevelt un ragazzo che ha fatto della sua passione un lavoro, partendo proprio da quei campi. Ce lo ha raccontato con entusiasmo Mario Bacci, dirigente del Castelfiorentino che ha aiutato a organizzare la visita di Baldanzi.

"Tommaso viene spesso in visita – racconta Bacci - i suoi genitori vivono qua: sapevamo che sarebbe tornato dopo l’Europeo e abbiamo provato a contattarlo per proporgli di venire a salutare i ragazzi, cosa che ha accettato con grande piacere, senza esitare. Qua ha ancora amici e coetanei coi quali giocava, è ancora molto legato a Castelfiorentino, abbiamo un ottimo rapporto anche perché è un ragazzo eccezionale". Da qui, l’idea di fare una gradita sorpresa ai piccoli partecipanti del campo scuola organizzato dalla società castellana: "Lo volevo portare un po’come esempio ai nostri ragazzi, perché Tommaso ha iniziato la scuola calcio qua, sono stato io il suo primo istruttore. Ricordo ancora quando lo portammo a Empoli per cederne il cartellino alla società azzurra: fu una grande emozione sapere che stava compiendo questo passo. Anche per questo, quando è entrato in campo a sorpresa lanciando il pallone ai bambini, questi ultimi lo hanno sommerso chiedendo foto e autografi. Poi ci ha portato in dono una sua maglia della Roma, che ho consegnato alla società. Ci ha fatto molto piacere ri-accoglierlo qui, dove è nato calcisticamente".

Damiano Nifosì

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