REDAZIONE EMPOLI

Giovani promesse, nessuno come gli azzurri in serie A

Giovani, giovanissimi, praticamente una squadra baby. Eppure è stata proprio questa la forza dell’Empoli, capace di centrare la salvezza nonostante l’età media molto bassa della rosa. Un particolare emerso anche a inizio stagione, ma rafforzato e avvalorato da ciò che Andreazzoli e il suo staff hanno fatto durante tutta la stagione. Quel "dare spazio ai giovani" di cui tutti si riempiono la bocca, ma che in pochi traducono nei fatti.

L’Empoli, secondo i di Opta, è l’unica squadra ad avere quattro giocatori nati dopo il 2000 con almeno 10 partite da titolari nell’ultimo campionato di serie A. Il giovane più impiegato è stato Samuele Ricci, che fino a gennaio è stato uno dei titolari inamovibili della squadra.

Il regista è partito dal primo minuto 17 volte prima di essere ceduto al Torino a gennaio. Alle sue spalle si piazza Fabiano Parisi, che dopo aver sofferto per i postumi di un infortunio nella prima parte di stagione è diventato uno dei punti fermi della formazione di Andreazzoli, andando a collezionare un totale di 16 presenze. Come lui anche Mattia Viti, altra rivelazione di questo campionato. Il centrale non è stato sempre un titolare fisso, ma quando ha giocato ha sempre dimostrato il suo valore, tanto da meritare spesso la riconferma. Con 14 presenze troviamo infine Kristjan Asllani, promosso titolare dopo la cessione di Ricci a gennaio e poi praticamente sempre schierato nell’undici di partenza.

Un altro dato statistico molto interessante riguarda anche l’età media della formazione titolare, che è di 24 anni e 325 giorni. E’ la più bassa di tutta la serie A ed è diversa da quella che considera tutta la rosa (in quel caso vince lo Spezia). Significa che in casa Empoli non solo ci sono i giovani, ma che questi vengono anche fatti giocare con grande regolarità.