
Un’azione della gara Empoli-Reggiana Gasperini/FotocronacheGermogli
di Simone CioniEMPOLILa prima gara ufficiale dell’Empoli è andata in archivio, come è normale che sia, tra aspetti positivi ed altri meno. Partiamo dai primi con in primis la qualificazione ai sedicesimi di Coppa Italia. Una vittoria arrivata sì ai rigori, quella contro la Reggiana, ma dopo essere andati sotto in avvio. Proprio l’atteggiamento della squadra di Pagliuca dopo lo svantaggio e il rigore fallito è un altro aspetto di cui far tesoro, perché Ebuhei e compagni non si sono buttati giù ma pur con qualche limite hanno continuato a fare la partita, venendo alla fine premiati con un pareggio meritato. Aspetto quest’ultimo, che è stato sottolineato anche dallo stesso tecnico a fine partita.
"Nel primo quarto d’ora non bene sotto l’aspetto dell’attenzione, poi dopo la ripartenza che ci è costata il gol la squadra ha iniziato a crescere, ha iniziato a ricercare con personalità cose interessanti – ha precisato – e questo è un segnale positivo dopo un solo mese di lavoro, che dimostra come questo gruppo si stia formando grazie a ragazzi che oltre alle qualità di campo stanno mostrando anche valori morali altissimi. È un passaggio del turno che ci dà la possibilità di giocare altre partite per crescere e se lo meritano perché è un gruppo di lavoratori. Sono inoltre contento per il mio staff, che mi sta aiutando in tutto nel lavoro quotidiano, così come ringrazio quello medico che ha rimesso in piedi quasi tutti i giocatori e la società che ha già fatto un grande lavoro sul mercato e ci aiuterà con altri inserimenti. Voglio ringrazio anche il pubblico che nel momento in cui siamo andati sotto ci ha spinto".
Anche a livello individuale sono arrivate alcune ottime risposte, prima fra tutte quella di Fulignati, che oltre ad aver parato due rigori ha guidato con personalità la retroguardia, poi Elia che quando è entrato ha dato maggior qualità nell’uno contro uno. Complessivamente bene anche Belardinelli, due volte pericoloso in zona gol, e tra i più dinamici in mezzo al campo anche se pecca ancora un po’ nella distribuzione del gioco. Bene anche Ilie, al di là dell’errore dal dischetto, autore di un gran bel gol ma anche di movimenti intelligenti tra le linee, oltre a Busiello che nonostante la giovane età ha calciato con grande sicurezza e naturalezza il rigore decisivo. Qualcosa da rivedere in fase difensiva, dove nelle letture hanno spesso faticato Curto e Carboni, comunque adattato al ruolo di braccetto sinistro. Così come ancora troppo lenta e poco verticale risulta la manovra, talvolta frenata dal poco movimento senza palla, altre volte da errori tecnici nei passaggi. Ancora sporadica e poco coordinata, inoltre, la pressione in fase di recupero della palla. C’è insomma tanto da lavorare da parte di tutti, Pagliuca in campo e società sul mercato, ma intanto l’Empoli può tenersi stretta questa qualificazione, che non può che dare fiducia per il futuro.
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