
S.P.A.L.
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EMPOLI
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S.P.A.L. (3-5-2): Berisha; Tomovic, Vicari, Ranieri; Sernicola (80’ Dickman), Missiroli (60’ Segre), Esposito, Mora, Strefezza; Paloschi (80’ Asencio), Di Francesco (60’ Floccari). All. Marino.
EMPOLI (4-3-1-2): Brignoli; Fiamozzi, Casale, Romagnoli, Parisi; Ricci (85’ Crociata), Stulac, Haas; Bajrami (71’ Moreo); Mancuso, La Mantia (85’ Matos). All. Dionisi.
Arbitro: Mariani di Aprilia.
Reti: 27’ Mancuso; 77’ Esposito (rigore).
Note– Partita a porte chiuse. Ammoniti: Strefezza (18’); Parisi (23’); Paloschi (42’); Calci d’angolo: 3-6 (primo tempo 0-4) per l’Empoli. Recupero: pt 0’; st 4’.
FERRARA– E con questo sono tre. Tre rigori farlocchi che nel giro di 7 giorni negano all’Empoli la possibilità di portare a casa altrettante vittorie e scappare via, solitario più che mai in testa al campionato. Comprensibile l’amarezza di Dionisi, dei suo giocatori, del club e dei tifosi, tanto più dopo una partita come questa, nella quale Romagnoli e compagni avevano dominato la temuta Spal di Pasquale Marino nel primo tempo e poi l’avevano controllata senza grandi difficoltà. Una riprova? I ferraresi tirano in porta solo due volte: dal dischetto e a tempo scaduto. Inevitabile arrabbiarsi.
Tanto più che come detto il primo tempo degli azzurri è davvero d’alto bordo. Dionisi se la gioca con le novità annunciate alla vigilia (Casale al posto di Nikolaou in difesa, dove rientra Fiamozzi a destra, ed il terzetto titolare in attacco) e dopo pochi minuti la sua squadra è già padrona del campo. L’Empoli affronta la gara con personalità, prende in mano il gioco sospinta dalle geometrie di Stulac, dalla solidità di Haas e dalla verve di Ricci. Così i buoni propositi di una Spal determinata a vincere vanno subito a farsi friggere. La squadra di Marino anzi subisce le iniziative azzurre sebbene regga bene. Berisha dopo 7’ para con qualche difficoltà una botta di Stulac da fuori ma poi deve arrendersi all’ennesima prodezza di Mancuso, al 13° gol stagionale. Il bomber rinfatti riceve da Ricci, avanza palla al piede per una ventina di metri, si accentra e spara un sinistro chirurgico.
In vantaggio poi gli azzurri controllano agevolmente la timida reazione di una Spal in difficoltà e che sbaglia molto anche nel fraseggio, tanto che La Mantia ha una ghiotta occasione dopo avere anticipato Tomovic (miracoloso il recupero di Vicari) e dopo qualche minuto, in coppia con Mancuso, semina il panico in area biancoceste ma davanti a Berisha sbaglia controllo e perde l’attimo.
Peccato, anche perchè nella ripresa l’Empoli è un po’ meno brillante nelle ripartenze anche se non rischia mai nulla. Nel finale poi, uscito Bajrami per infortunio, gli azzurri forse concedono troppo campo ai padroni di casa ma se la Spal pareggia è solo perchè Mariani si inventa il rigore. Capita infatti che un errore di Casale inneschi Paloschi che deve però allargarsi sull’uscita di Brignoli, l’attaccante centra per l’accorrente Segre che è anticipato netto da Romagnoli che allontana il pallone, prima che lo spallino gli frani addosso. Non c’è nessun fallo ma l’arbitro decide altrimenti e la frittata è fatta.
L’Empoli reagisce con rabbia, attacca ma manca lucidità ed il nervosismo non aiuta a trovarla, così non è strano che alla fine la palla buona capiti proprio a Segre in pieno recupero ma il suo tiro è centrale e non crea problemi a Brignoli. Meno male, perchè perdere questa partita sarebbe stato davvero troppo e questo pareggio è già abbastazana amaro, anche perchè adesso il vantaggio sul 2° posto è sceso a 4 punti.
Riccardo Fattori