TOMMASO CARMIGNANI
Sport

Dionisi ha una missione: Leo Stulac Lo sloveno può riprendersi l’Empoli

di Tommaso Carmignani

Le amichevoli estive si sa, vanno prese con le molle, ma c’è un giocatore che Dionisi sta cercando riportare ai fasti di un tempo. Un elemento su cui l’Empoli, un anno fa, aveva investito e creduto ma il cui rendimento nel corso della stagione non è stato all’altezza delle attese. Quel giocatore si chiama Leo Stulac (nella foto) e la sensazione, vedendo le prime gare degli azzurri, è che il tecnico abbia tutta l’intenzione di recuperarlo dal punto di vista tecnico, fisico e mentale. Perché se Pietro Accardi aveva speso 2,5 milioni di euro, se il Parma prima di lui aveva fatto carte false per strapparlo al Venezia e portarlo in "A", un motivo sicuramente c’è. Lo Stulac visto al "Castellani" non è quello che hanno ammirato al "Penzo", ma Dionisi sa che nelle gambe del regista sloveno ci sono i numeri per far girare come si deve la squadra.

Durante il test con la Lucchese, aiutati dall’assenza del pubblico, i pochi presenti in tribuna hanno sentito più volte il tecnico azzurro raccomandarsi coi compagni di "cercare Leo". Il mediano è al centro del gioco azzurro, ma con un’organizzazione tattica ben diversa intorno. Non è il vertice basso di ‘sarriana’ memoria a cui veniva sempre demandato l’avvio della manovra, perché lo sviluppo dell’azione dell’Empoli di Dionisi prevede di più l’utilizzo degli esterni e delle mezze ali anche in fase di costruzione. Un altro sostegno importante a Stulac lo dà il trequartista, che anziché lanciarsi sempre in verticale (come chiedeva Bucchi lo scorso anno) viene incontro a dare l’appoggio.

C’è insomma un motivo tattico ben preciso per cui Leo Stulac può diventare un’arma importante nello scacchiere di Dionisi, tanto da indurre la società a non guardarsi più intorno sul mercato alla ricerca di un vertice basso. L’allenatore senese può recuperarlo sotto tutti i punti di vista, anche se il grosso dovrà farlo proprio lo sloveno. E se l’intenzione è quella di prendersi definitivamente le chiavi del centrocampo azzurro, questa sembra davvero la strada giusta da seguire.