SIMONE CIONI
Sport

Borlenghi, argento vivo. Limite sul podio mondiale

L’atleta cresciuto sulle sponde dell’Arno è vicecampione del mondo sul 4-M. È il terzo anno di fila che la società conquista una medaglia nella rassegna iridata.

Cesare Borlenghi

Cesare Borlenghi

Per il terzo anno di fila un atleta cresciuto nella Canottieri Limite ha conquistato una medaglia ai Campionati del Mondo, e poco importa se stavolta lo ha fatto con i colori di un’altra società. Si tratta del limitese Cesare Borlenghi, che assieme ai suoi compagni di squadra della Canottieri Sampierdarenesi Jacopo Cappagli e Romeo Schirinzi, oltre a Matteo Trevisan della Canottieri Saturnia, si è messo al collo l’argento iridato nel Quattro senza Under 19 arrendendosi solo ad una stratosferica Gran Bretagna. L’ennesima dimostrazione della qualità della squadra di Limite e del grande lavoro svolto in questi anni dagli allenatori. Arrivato in riva all’Arno solo nel 2021, in pochi anni Borlenghi ha infatti già raggiunto ottimi risultati sia a livello nazionale che internazionale. Ma veniamo alla gara andata in scena nel bacino di Trakai in Lituania. In semifinale l’equipaggio azzurro contende fin da subito la leadership alla Gran Bretagna, con le due imbarcazioni che arrivano praticamente appaiati ai 500 metri (appena 13 centesimi di vantaggio per gli azzurri). Nel secondo tratto di gara, però, i britannici allungano ma i quattro giovani italiani sono bravi a mantenere alto il ritmo transitando ai 1000 e ai 1500 metri sempre con un rassicurante vantaggio su Stati Uniti e Turchia che gli consente di controllare l’accesso in finale a 2’’13 dalla Gran Bretagna. Così si è espresso proprio Borlenghi ai canali ufficiali della Federazione Italiana Canottaggio subito dopo aver ottenuto la qualificazione alla finale A. Atto conclusivo in cui il limitese e i suoi compagni partono forte transitando ai 500 metri con un vantaggio di 59 centesimi sulla favoritissima Gran Bretagna. Ancora una volta, però, i britannici dimostrano di avere un passo gara inarrivabile e si vanno a prendere l’oro con un margine di 3’’84 sugli azzurri, bravi a tenere a bada la pressione della Germania che si fa sempre più vicina ai 1500 metri. L’Italia respinge però anche l’ultimo assalto teutonico e conservano il proprio secondo posto.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su