
Intervento dei vigili del fuoco per incendio in FiPiLi (Foto Gasperini)
Empolese Valdelsa, 22 luglio 2022 - Siccità e incendi da un lato, carenza di uomini e mezzi dall’altro. L’sos arriva da chi i salvataggi di solito li effettua, ma se i vigili del fuoco sono arrivati a tanto è perché la situazione lo richiede. Ad alzare la voce è la Cgil regionale, con effetti che si ripercuotono anche sull’Empolese Valdelsa. "Anni di de-finanziamento dei servizi pubblici ora vengono tutti fuori. Poco personale, pochi mezzi, carenza di Dpi e mancato ricambio di vestiario. Tutte queste mancanze – tuonano i sindacati – si riversano sui pochi pompieri rimasti. Mancano dagli organici 200 unità tra vigili, capi squadra e capi reparto. A questi bisogna aggiungere quelli che vengono impiegati in ruoli amministrativi e quelli prescritti che non possono più stare sugli interventi". La rabbia esplode soprattutto dopo i grandi incendi dei giorni scorsi nella zona della Versilia, ma anche nell’Empolese Valdelsa non mancano i disagi.
"I problemi – dice Alessandro Ghizzani, rappresentante Cgil e vigile del fuoco presso il distaccamento di Empoli – sono antecedenti alla situazione di questi giorni, ma ovviamente le lacune vengono fuori solo in momenti emergenziali come questo. Adesso ci sono la siccità e gli incendi, ma d’inverno si parla di allagamenti. La verità è che come ogni buona organizzazione dovremmo arrivare preparati ad affrontare le criticità, altrimenti i nodi vengono al pettine. Messi come siamo ora riusciamo a gestire l’ordinario, ma fronteggiare anche lo straordinario diventa difficile". Il problema è legato ai tanti interventi effettuati nei giorni scorsi e non solo. "Talvolta capita di pranzare alle 16, per dirne una. E poi – prosegue Ghizzani – spesso non abbiamo neanche i ricambi adatti a livello di vestiario. Empoli è un distaccamento importante, perché è l’unico nell’Empolese Valdelsa ad avere a disposizione mezzi speciali e veicolo aereo. L’ideale sarebbe un incremento strutturale, ma basterebbe anche dei richiami programmati o delle squadre speciali da far intervenire nel momento del bisogno. Qualche anno fa c’erano".
I sindacati non ci stanno e incalzano. "Non c’è uniformità nemmeno nella gestione del personale nei vari comandi. Il personale – dice Giovanna Lo Zopone della Fp Cgil Toscana – è costretto a lavorare a 40 gradi con grandissime difficoltà. Non c’è il ricambio dei Dpi, vengono usati gli stessi per più incendi mettendo a rischio la salute dei vigili stessi. Sappiamo che questo non è il momento delle denunce, ma quello per stringerci intorno a chi è impegnato nello spegnimento e nell’aiuto delle popolazioni. Facciamo appello alla dirigenza, alla Regione e a tutte le istituzioni. I pompieri non sono eroi, ma lavoratori in carne ed ossa".