Una partita nel nome di Mattia: "Portato in campo quell’entusiasmo che lo ha sempre contraddistinto"

L’allenatore Scardigli: "È stata una giornata impegnativa dal punto di vista morale e mentale"

Una partita nel nome di Mattia: "Portato in campo quell’entusiasmo che lo ha sempre contraddistinto"

Una partita nel nome di Mattia: "Portato in campo quell’entusiasmo che lo ha sempre contraddistinto"

CASTELFIORENTINO

"È stata una giornata impegnativa e pesante dal punto di vista morale e mentale". Queste le prime parole di Nico Scardigli, allenatore del Castelfiorentino United dopo la prosecuzione della partita contro il Lanciotto, valevole per il torneo di Eccellenza e sospesa lo scorso 14 aprile per il malore di Mattia Giani, morto poi il giorno successivo all’Ospedale di Careggi. "Dispiace non essere riusciti a regalargli un risultato positivo, per quanto questo possa contare – prosegue il tecnico valdelsano –, ma quello di cui sono soddisfatto è l’atteggiamento avuto dai ragazzi, che sono riusciti a portare in campo quell’entusiasmo che aveva sempre contraddistinto Mattia". Al termine dei 76 minuti di gioco che rimanevano da disputare il Castelfiorentino United ha infatti perso 1-0, retrocedendo tra l’altro matematicamente nel campionato di Promozione, ma in questo momento nessuno pensa al risultato per una partita di fatto spartiacque tra un calcio con Mattia e uno senza. "Sinceramente ho fatto davvero fatica ad entrare nello spogliatoio e parlare di tattica e situazioni di campo – ammette ancora Scardigli –. Mi ci è voluto uno sforzo notevole perché quella che abbiamo vissuto è stata una situazione davvero davvero pesante".

Per l’occasione, tra l’altro, durante l’iniziale minuto di raccoglimento per ricordare il 26enne giocatore scomparso tutti i componenti della squadra, sia l’undici iniziale che i compagni della panchina, hanno indossato sopra la maglia da gioco una t’shirt con la foto di Mattia e la scritta "Sempre con noi" davanti e il numero dieci sulle spalle. Ad assistere alla partita al Bozzi di Firenze c’erano anche alcuni tifosi gialloblù e il direttore generale del Castelfiorentino, Andrea Vaglini, ma come era prevedibile nessun parente di Mattia, sarebbe stato troppo il dolore da sopportare. "Ho provato a chiamare il padre a fine partita e mi ha risposto con un messaggio dopo qualche minuto – conclude Scardigli –. Adesso, restano da giocare le ultime due partite di campionato, ma la cosa più importante è cercare di riacquisire un po’ di serenità, perché in questo momento ce n’è veramente poca. E da questo punto di vista, se ce ne sarà bisogno, la società si è resa disponibile a metterci a disposizione dei professionisti che ci aiutino a vivere la situazione nella maniera corretta".

Simone Cioni