Banca Cambiano è tra i sostenitori dell’iniziativa del Campionato di giornalismo che sta scaldando i motori per il suo vicinissimo debutto. La motivazione appare "semplice" e chiara, già nelle parole del suo presidente Paolo Regini che ha accolto con grande entusiasmo l’idea. "Riteniamo che il progetto de La Nazione che coinvolge i cittadini del futuro sia importante sotto più punti di vista – commenta –. Abbiamo notato con soddisfazione che il Campionato avvicina studenti delle scuole più variegate, di diverso ordine e grado, in una fase assai delicata e decisiva per la loro crescita. Coinvolgerli in un percorso simile significa creare un’occasione in cui potranno confrontarsi, imparare a leggere e a scrivere approcciandosi in modo inedito ai fatti del mondo che li circonda".
Un’esigenza che, secondo il presidente Regini, si fa sempre più stringente e prioritaria. Soprattutto in una società che appare in continua evoluzione, che evolve a una velocità straordinaria con il rischio che qualcosa alla fine venga perso per strada...
"Viviamo un’epoca storica nella quale tutto, compresa la comunicazione, è rapido, immediato e mai approfondito – commenta il presidente –. La riflessione sembra diventata improvvisamente addirittura superflua. Ecco perché è necessario riscoprirne l’importanza partendo proprio dalla riflessione sui testi scritti, specie se da professionisti, da giornalisti". Una mission nella quale il quotidiano può giocare un ruolo decisivo. "Vorrei che i ragazzi riscoprissero il gusto per l’approfondimento, si fermassero di più a pensare perché è da lì che arrivano le risposte sul chi sono e chi desiderano diventare. Essere è più importante di apparire anche se, social in primis, vorrebbero farci credere il contrario". Il tema che apprezzerebbe veder trattato nei testi di ’Cronisti in classe’? "Sicuramente mi piacerebbe che i ragazzi si avvicinassero ai temi della finanza, dell’economia e della gestione del denaro – continua –. Quello che manca spesso nei processi formativi è l’alfabetizzazione finanziaria, la conoscenza degli strumenti e dei concetti che gli serviranno nella vita. Noi, come banca, andiamo spesso nelle scuole che ci contattano a tenere lezioni e spiegare ai giovani i concetti fondamentali. Credo però che sarebbe di vitale importanza rendere tutto ciò sistematico inserendolo nei programmi scolastici".
Elisa Capobianco