Un assist per gli arbitri di calcio "Addio alla bomboletta spray Adesso si fa tutto con la scarpa"

L’idea rivoluzionaria dell’imprenditore Veracini: "Ho mostrato l’invenzione ai vertici dell’Aia, è piaciuta a tutti"

Un assist per gli arbitri di calcio  "Addio alla bomboletta spray  Adesso si fa tutto con la scarpa"

Un assist per gli arbitri di calcio "Addio alla bomboletta spray Adesso si fa tutto con la scarpa"

Nasce nell’Empolese Valdelsa, ed in particolare a Castelfiorentino, un’idea che potrebbe cambiare il mondo arbitrale e portare notevoli benefici ai direttori di gara di tutto il mondo. Il progetto, nato dalla mente dell’imprenditore Marco Veracini, punta a semplificare il modo in cui gli arbitri tracciano quella linea di gesso che segna il punto in cui devono essere battuti i calci di punizione e la distanza che deve rispettare la barriera. Adesso viene usata una bomboletta spray che si attacca al pantaloncino, domani potrebbe bastare un semplice gesto del piede. Perché Veracini ha realizzato una scarpa che ha già al suo interno un sistema brevettato per tracciare la linea di gesso. Come? Semplicemente premendo un tasto sull’orologio che viene utilizzato dagli arbitri. Un metodo smart e immediato che porterebbe vantaggi formali e sostanziali all’attività dei direttori di gara.

"Intanto - spiega lo stesso Marco Veracini – eviterebbe all’arbitro di chinarsi ogni volta, rendendo il gesto molto più elegante. Ma soprattutto comporterebbe un risparmio di tempo significativo che andrebbe tutto a vantaggio del gioco". La soluzione della bomboletta, infatti, ha diversi svantaggi. Costringe gli arbitri ad appenderla al pantaloncino, rendendolo più scomodo. E i secondi che si perdono nel chinarsi ogni volta, se sommati a fine partita, possono diventare tanti. Col metodo studiato da Veracini basta premere un pulsante e la scarpa eroga lo spray necessario a tracciare la linea. "Non solo. Il prototipo ha varie componenti in miniatura che consentono di calcolare esattamente la distanza dei 9,15 metri per sistemare la barriera". Una scarpa smart che l’imprenditore ha già mostrato ai vertici dell’Aia. "L’idea è piaciuta a tutti, ma per trasformarla in realtà è necessario sottoporla all’attenzione della Federcalcio, della Fifa e dell’Ifab. Il progetto è questo – spiega Veracini – e l’obiettivo è quello di proporlo attraverso i brand e le istituzioni del calcio. Intanto l’ho brevettato, in modo da tutelarlo in tutto il mondo. Un’idea semplice ma efficace che produrrebbe effetti benefici agli arbitri e al modo in cui gestiscono le partite".

Tommaso Carmignani