Treni, un’estate da bollino rosso. Previsto un mese di interruzione . Bus sostitutivi per turisti e pendolari

La tratta interessata al doppio binario verrà interdetta alla circolazione dei convogli dal 5 al 31 agosto. Sono in fase di programmazione i servizi alternativi su gomma per diminuire i disagi dei viaggiatori. .

Treni, un’estate da bollino rosso. Previsto un mese di interruzione . Bus sostitutivi per turisti e pendolari

Treni, un’estate da bollino rosso. Previsto un mese di interruzione . Bus sostitutivi per turisti e pendolari

EMPOLESE VALDELSA

Un mese di passione. Dal 5 al 31 agosto prossimi ci sarà l’interruzione della tratta Empoli-Granaiolo. Ventisette giorni in cui non transiteranno convogli in quei quasi circa dieci chilometri di strada ferrata. Il motivo? Partirà la prima fase dei lavori per la realizzazione del raddoppio del binario. Benché sia un periodo dell’anno in cui le scuole sono chiuse e per alcuni lavoratori pendolari coincida con le ferie estive, i disagi ci saranno comunque. Per chi continuerà ad andare al lavoro e dovrà prendere il treno non saranno settimane facili. Per non parlare dei tanti turisti che si muovono con i mezzi pubblici e che grazie alla tratta Siena - Firenze possono agevolmente raggiungere le due città d’arte. Nel lasso di tempo in cui il tratto ferroviario sarà off-limits verranno previsti dei bus sostitutivi, le cui corse sono in fase di definizione dopo un primo confronto con le amministrazioni interessate. Dalle prime indiscrezioni emerse, sembra che i mezzi sostitutivi circoleranno fra Castelfiorentino e Empoli, perché il piazzale antistante la stazione di Granaiolo non risulterebbe idoneo all’organizzazione di un adeguato nodo per l’interscambio fra treno e bus. Anche i treni che circolano fra Firenze e Empoli e fra Granaiolo e Siena subiranno alcune modifiche alla programmazione. I sistemi informativi e di vendita di Trenitalia non sono però ancora stati aggiornati.

Quella che in estate prenderà il via è davvero una rivoluzione per questa tratta ferroviaria, una delle prime in Italia ad essere inaugurate. Arrivò anche il Granduca Leopoldo II il 14 ottobre 1849 al taglio del nastro dellla "strada ferrata Centrale Toscana" che univa Empoli a Siena. Sono passati 175 anni e per certi versi la linea conserva ancora le caratteristiche dell’epoca. Sulle rotaie viaggiano ancora treni a diesel perché manca l’elettrificazione e per lunghi tratti è presente un solo binario

(Empoli-Granaiolo e Poggibonsi-Siena). Eppure si parla della principale linea ferroviaria che collega il Senese al Valdarno. Ma a risentire maggiormente della vetustà della linea sono i pendolari moderni costretti, spesso, a fare i conti con guasti e rallentamenti del servizio. L’iter per l’ammodernamento dell’antica strada ferrata pare essere sui binari giusti per consegnare ai viaggiatori finalmente una linea completamente rinnovata. E pensare che per la sua realizzazione ci vollero appena tre anni: i lavori iniziati nel 1846 si conclusero nel 1849.

Irene Puccioni