
EMPOLI
Un importante rammendo è stato messo sui tagli alla sanità dalla Regione Toscana: a partire dal 15 gennaio, saranno messi a disposizione voucher gratuiti per coloro che devono effettuare, all’interno del sistema sanitario, cicli di prestazioni diagnostico-terapeutiche, ma non ha modo di raggiungere il luogo di cura. Un aiuto pensato e rivolto a chi vive una condizione economica e sociale di fragilità: persone che vivono da sole o con un disabile o altro anziano ultrasettantacinquenne, chi ha parenti ma risiedono ad almeno cinquanta chilometri di distanza, persone con gravi di problemi di salute o impossibilitate ad usare l’auto o i servizi di trasporto pubblico. Per godere del bonus, che potrà essere richiesto alla Asl di competenza, basterà possedere almeno due delle condizioni elencate.
Altro fattore determinante è l’Isee che stabilirà la tipologia e l’ampiezza del servizio. L’allarme sui trasporti sanitari era stato lanciato da più fronti. Uno degli ultimi casi di cronaca risale a un mese fa. La storia è quella delle sorelle Tricomi, Maria Antonia e Caterina, 81 anni la prima, 77 la seconda, entrambe affette da drepanocitosi. Ogni 21 giorni sono costrette a spendere 52 euro, a testa, per raggiungere Torregalli e sottoporsi a eritroaferesi, non avendo nessuno che possa accompagnarle, né potendo guidare per gli effetti delle cure. Avendo come unica fonte di sussidio la pensione di invalidità, spendere una cifra tale ogni 20 giorni, diventa insostenibile. Vivendo una situazione sia economica che sociale di fragilità, l’accesso a questi voucher potrebbe rendere la vita alle due sorelle di gran lunga più semplice.
Terminata la fase di sperimentazione di sei mesi, le zone distretto e società della salute svilupperanno progetti specifici, assieme alle associazioni di volontariato, finanziati con fondi europei. Una risposta, almeno in parte, alla denuncia fatta dalle cinque Misericordie dell’Empolese Valdelsa per l’esclusione dal servizio di trasporto sanitario dell’accompagnamento con autovettura, che non fosse con autombulanza. Per rispondere ai bisogni dei pazienti, l’associazione ha attivato un servizio tampone, accompagnando i richiedenti agli ospedali di Empoli e Careggi. Servizio che, come ci tiene a sottolineare la Misericordia di Empoli, rimarrà attivo, qualora il numero di pazienti esclusi dai voucher fosse comunque consistente.