Tour in minivan a Vinci Il protocollo per ripartire

Visite in sicurezza: si accende il dibattito tra gli operatori del settore . Conducenti e clienti devono avere il certificato verde. Ecco le regole

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Prima del Covid, fino a due anni fa, uno dei tour classici per famiglie o piccoli gruppi da Firenze era quello al centro storico di Vinci (con la Rocca dei Conti Guidi e il Museo Leonardiano) e alla casa natale di Leonardo sul poggio di Anchiano. Di solito, venivano usati i tipici minivan. Pressoché tutte le agenzie specializzate in ’incoming’ lo proponevano e realizzavano. Dopo la visita ai luoghi di Leonardo, spesso c’era la sosta per pranzo e degustazione in qualche agriturismo, a volte già sulla via del ritorno quindi ad esempio sugli splendidi colli di Malmantile, Roveta e La Romola tra Montelupo e Lastra a Signa. È, questa, una zona che stava sviluppando anche un’ottima agricoltura biologica. Inutile stare ora a ripercorrere il disastro legato al Covid degli ultimi due anni. Adesso si cerca di ripartire e nei giorni scorsi su questi tour Firenze-Chianti-Vinci s’è acceso il dibattito, che coinvolge operatori del settore ed anche, ad esempio, gli Ncc: conducenti dei minivan e clienti devono dimostrare di aver fatto il vaccino o comunque il tampone (negativo) nelle ore precedenti il tour? La situazione è complessa ma forse - questo quanto emerso - meno ingarbugliata di quanto non dica l’apparenza: se i clienti del tour sono turisti che pernottano o che vengono da lontano, i controlli dovrebbero esserci già stati in via preliminare nei check di aeroporti o strutture ricettive. E comunque la regola aurea è quella del rispetto delle norme-base: mascherina, distanziamento, quindi ad esempio la distanza giusta nei veicoli (però anche in questo caso bisogna vedere quali saranno le ultime disposizioni).

C’è anche un profilo di privacy da rispettare. Qui va aggiunto, per inciso, che gli Ncc avevano chiesto di essere inseriti tra le priorità per i sieri: lo aveva detto a inizio campagna Stefano Giusti, vicepresidente di Azione Ncc, con un appello al Governo. Segno che quindi l’argomento riveste attualità. Qui entra in gioco il dato statistico che molti dei clienti di questi tour sono stranieri, quindi probabilmente già controllati quanto a vaccini oppure anche semplicemente tamponi negativi. Tanti italiani che si muovono con mezzi propri raggiungono le mete di Vinci e del Chianti senza necessità di un tour organizzato. Il sunto di tutto ciò è che si spera di ripartire ma che la "normalità" di un tempo sia un edificio da ricostruire con pazienza, mattone su mattone. Ad ogni modo, le agenzie si stanno organizzando per rendere evidenti ed immediate le regole e fare tour in assoluta sicurezza nel rispetto dei protocolli sanitari.

Andrea Ciappi