
EMPOLI
"Lei non è più il nostro presidente". Il tono è perentorio ed il destinatario del messaggio è il governatore Eugenio Giani. La firma in calce è quella del comitato per il raddoppio ferroviario Empoli-Granaiolo: molti dei suoi esponenti, già in tempi non sospetti, si erano definiti suoi elettori, ma ora sono furibondi per gli sviluppi del progetto. Nei giorni scorsi è stato assegnato l’appalto ed il timore è che le loro lamentele finiranno per non essere ascoltate.
"Abbiamo appreso dei lavori dai giornali e abbiamo avuto poco tempo per le nostre osservazioni. Lei – si legge nel testo della lettera inviata a Palazzo Strozzi Sacrati – non ha mai risposto alle molte lettere e messaggi, anche social, di singoli cittadini e neanche al nostro comitato. Nelle molte visite e inaugurazioni alle quali è stato presente nel corso di questi mesi, mai si è degnato di incontrarci, né di intervenire (se non all’incontro tra la cittadinanza, i sindaci di Empoli e Castelfiorentino e Rfi. Per la Regione Toscana era presente un tecnico, venuto solo a perdere tempo e farne perdere a noi". La rabbia non si placa. "Lei ha abbandonato questi territori che verranno devastati da un’opera che, fatta con i termini e i presupposti previsti dal progetto definitivo, si rivelerà inutile e dannosa, un enorme spreco di risorse pubbliche. Infatti, come abbiamo cercato di farle osservare, nasce vecchia e con un tracciato che danneggerà le nostre frazioni". Prosegue la lettera. "La procedura che è stata adottata è profondamente antidemocratica e viziata dalla mancanza della valutazione di Impatto Ambientale e da altri passaggi non eseguiti, a nostro giudizio, seguendo i protocolli in maniera adeguata".
Da qui la decisione, peraltro già annunciata anche in passato di avanzare ricorso al Tar. Il comitato chiede sostanzialmente di rivedere il progetto e di prevedere un percorso alternativo che passi fuori dalle frazioni, evitando quindi di muoversi parallelamente al binario esistente. In più vengono posti diversi dubbi sui rischi idraulici che l’opera potrebbe comportare, un particolare sul quale anche la sindaca di Empoli Brenda Barnini è intervenuta. Durante il suo giro per le frazioni, il primo cittadino ha detto che l’amministrazione si doterà di strumenti propri per fare delle valutazioni. "Ma lei, presidente Giani, non è più il nostro presidente", si legge ancora nella lettera del comitato.
t.c.