Svelato il nuovo Teatro Civico Mille metri quadrati per la cultura Un sogno che vuol diventare realtà

Ieri la cerimonia di premiazione del progetto migliore. Adesso è a caccia di fondi per essere realizzato

Svelato il nuovo Teatro Civico  Mille metri quadrati per la cultura  Un sogno che vuol diventare realtà

Svelato il nuovo Teatro Civico Mille metri quadrati per la cultura Un sogno che vuol diventare realtà

Mille metri quadrati per la cultura che verrà. Ora c’è un parcheggio sterrato: un clic e spunta il teatro civico del futuro. Fondi permettendo. È una struttura poliedrica e multifunzionale, inserita nel contesto urbano ed abbracciata dal verde. Moderna e di design, ospita 150 spettatori all’interno e addirittura 400 nella cavea esterna pensata per gli eventi estivi. Il masterplan parla chiaro: un edificio trasformabile, flessibile e adattabile. A convincere la giuria di esperti, impegnati a valutare le proposte di designer da tutta Italia, è stato lo Studio Zag di Colle Val d’Elsa, con un progetto da oltre 10milioni di euro. È caccia al finanziamento, ma per adesso, resta tutto su carta. Intanto i pannelli esplicativi gireranno per le scuole e i circoli, "per far appassionare le persone all’idea".

La cerimonia di premiazione organizzata dall’amministrazione comunale di Montespertoli ha svelato il rendering. E così il piazzale Lotti e l’ex campo sportivo cambiano faccia. La visione di Zag raddoppia il parcheggio attuale rendendolo interrato con 160 posti auto. Cinque gli accessi principali al teatro, pensato all’interno di un parco urbano riqualificato. "Una serie di pensiline - spiega l’architetto Cristiano Bianchi - ci accompagna naturalmente da piazza del Popolo verso quello che sarà un centro civico multifunzionale da far vivere anche durante il giorno. Diventerà casa delle associazioni, dei laboratori delle scuole. Un luogo per corsi di formazione, concerti, cinema, opera, talk, ma anche eventi sportivi, sfilate di moda". Il tutto in un’area oggi degradata, dove da anni si cerca una destinazione d’uso idonea. "Abbiamo pensato all’edilizia residenziale - ha detto il sindaco Alessio Mugnaini - alla casa della salute. La scelta del teatro è coraggiosa ma necessaria". Attenzione anche all’ambiente con un tetto "green" a coprire il foyer e un impianto fotovoltaico. Il materiale di copertura? Cemento, acciaio o legno, è da valutare. Mentre è chiara l’intenzione di seguire una scala cromatica che guarda ai toni della terra e del vino. All’esterno, un’area giochi attrezzata con panchine e illuminazione che affaccia sulla torre scenica, cuore del palco. Interrata, la zona tecnica con i camerini per gli artisti, uno spazio per l’orchestra, il magazzino. Auspicabile l’intitolazione ad Amedeo Bassi. Ma questo lo si vedrà in futuro.

Ylenia Cecchetti