
Sul colle è già tempo di presepi. La festa a Pulica e a San Donato
Sul colle di Pulica e di San Donato a Livizzano (la chiesa di Pulica è nel comune di Montelupo, San Donato in quello di Montespertoli), tra pochi giorni è… già Natale. Il prossimo 4 novembre è difatti prevista l’inaugurazione del grande presepe che vedrà il taglio del nastro insieme alla mostra di Lelio Rossi. Da Montelupo, su decisione della giunta guidata da Paolo Masetti, è già arrivato il patrocinio. Si dà il via ad una serie di eventi che richiameranno sul colle tanti fedeli, dato anche il luogo ad alta suggestione. Da anni, il presepe di Pulica e San Donato a Livizzano è meta di tante persone, sia per il valore spirituale che per la bellezza stessa dei manufatti, esaltati da giochi di luce che ripercorrono l’alternarsi dei giorni. Presepe che quest’anno, per il conflitto che è tornato ad insanguinare i territori di Israele e della Palestina, assume un valore simbolico più alto che mai. Un richiamo alla pace. Lelio Rossi è artista, e celebre ceramista, di Montelupo Fiorentino, che negli anni scorsi è stato anche insignito del riconoscimento come Cavaliere del Lavoro. E’ nato a Pola, in Istria, il 10 febbraio 1934, e in seguito si è trasferito a Montelupo, dove già nell’immediato Dopoguerra, nel 1947, ha cominciato l’attività di ceramista e decoratore.
Nel 1968 ha collaborato alla direzione della Ceramica Flavia di Montelupo e nel 1972 ha fondato la società Studio Quattro. Si è distinto in mostre nazionali ed internazionali, ed è importante - appunto per i risvolti simbolici - anche questa mostra che si va ad inaugurare nella giornata del 4 novembre.
Con il prossimo mese si apre dunque la ‘stagione’ invernale per queste due parrocchie con manifestazioni a carattere religioso di grande rilievo. Invero, l’attività - a parte il rallentamento per la pandemia da Covid - è sempre andata avanti con grande impegno da parte dei fedeli. Anche con eventi fuori dalla zona ma con partecipazione dei parrocchiani come il ripristino (dopo decenni di assenza) della messa di fine agosto all’aperto in Appennino Tosco Emiliano alla croce sul monte Gazzaro, ai confini con l’Alto Mugello.
Andrea Ciappi