di Simone Cioni
Strisce pedonali talmente sbiadite da risultare praticamente invisibili, con conseguente situazione di pericolo per i pedoni. Nello specifico gli attraversamenti sono quelli di via Busoni a Empoli e a denunciare la condizione di rischio sono alcuni residenti di cui si è fatto portavoce Graziano Carboncini. "Le strisce bianche per l’attraversamento dei pedoni versano in questa situazione da inizio anno – attacca il pensionato empolese – e circa un paio di mesi fa ho deciso di andare ad esporre il problema in Comune, dove dall’Urp mi indirizzarono all’ufficio dell’assessore per la sicurezza e il decoro urbano Ponzo Pellegrini, il quale però mi indicò di recarmi dal collega Adolfo Bellucci, assessore alla manutenzione delle strade".
"Quest’ultimo mi assicurò che il problema sarebbe stato risolto e mi invitò pure a richiamarlo la settimana successiva se il lavoro non fosse ancora stato fatto – insiste Carboncini – ma da allora non sono più riuscito a mettermi in contatto con lui e le strisce continuano ad essere invisibili. Nella zona è attivo un supermercato e c’è una scuola elementare, il traffico è molto intenso e specialmente dopo il tramonto è davvero pericoloso attraversare la strada. Onestamente mi ha dato fastidio questa incomunicabilità da parte del Comune, anche perché in via Busoni ci sentiamo un po’ abbandonati".
L’intervento di ritinteggiatura delle strisce è comunque in cantiere da parte dell’Amministrazione comunale, a confermarlo lo stesso assessore Bellucci: "Come ho detto al signor Carboncini quando venne ad espormi il problema – spiega – anche la sistemazione delle strisce di via Busoni è in programma, il problema è che nello scorso mese di novembre non abbiamo potuto fare niente per le continue piogge. Si tratta infatti di lavori che hanno bisogno di un meteo favorevole per essere portati a termine. Per quanto riguarda la mancanza di risposte successive al nostro primo incontro – conclude – invece mi scuso perché tendenzialmente richiamo tutte le persone che mi cercano, ma può capitare che qualche volta mi passi. Anche perché davo per scontato che in questa circostanza fosse chiaro il fatto che i lavori non erano ancora stati fatti esclusivamente per una questione meteorologica".