Storia di impegno e cuore: "Io, maestra del lavoro"

La testimonianza di Antonietta Cetani: una vita intera alla Fratelli Borgioli. Sarà premiata oggi per essersi distinta per le sue "qualità professionali". .

Storia di impegno e cuore: "Io, maestra del lavoro"

Storia di impegno e cuore: "Io, maestra del lavoro"

"Sono veramente emozionata e contentissima di questo riconoscimento. Non so se storie come la mia, che allora erano la normalità, al giorno d’oggi sarebbero possibili. È cambiato il mondo, oltre al mondo del lavoro. Ma sono felice di aver lavorato in un’azienda che ho considerato alla stregua di una famiglia". È il pensiero di Antonietta Cetani, classe 1967, che dopo aver trascorso l’intera vita lavorativa all’interno della Fratelli Borgioli di Vinci sarà premiata proprio stamani a Palazzo Vecchio con la ’Stella al merito del lavoro’, destinata ai lavoratori che si sono distinti per la qualità professionale, per i miglioramenti che hanno apportato all’attività della propria azienda o per gli insegnamenti trasmessi ai colleghi più giovani. Una storia d’altri tempi quella di Antonietta, raccontata solo in parte dall’accento fiorentino che ha ormai del tutto assorbito. Perché la sua è anche una storia d’emigrazione: arrivò in Toscana a soli nove anni, dalla natia Basilicata, insieme alla famiglia. E dopo aver conseguito la licenza media, iniziò a lavorare da apprendista a soli 14 anni alla Borgioli. Era il 1981 e rappresentò l’inizio di un rapporto lavorativo durante ben 43 anni all’interno dell’impresa che produce calzature di lusso, sino al pensionamento dello scorso gennaio.

"Mia madre lavorava già per l’azienda, come lavorante a domicilio – ha raccontato – avevo di fatto appena concluso la terza media quando mi arrivò l’offerta di lavoro. Lì per lì rimasti un po’ sorpresa, decisi di accettare soprattutto perché in casa c’era necessità di aiutare. Una scelta di cui non mi sono mai pentita: so che può sembrare una frase fatta, ma in azienda ho trovato davvero una seconda famiglia. Mi reputo fortunata, perché temo che questo rapporto di vicinanza e grande rispetto fra datori di lavoro e dipendenti si stia perdendo per diversi motivi. Ed è un peccato". E Giacomo Fioravanti, titolare insieme allo zio Urbano Borgioli della Fratelli Borgioli, ha speso parole al miele per l’ex-dipendente. "Antonietta era poco più di una bambina quando cominciò a lavorare. Da apprendista, con il tempo è diventata prima operaia e poi responsabile del reparto finissaggio – ha detto – quando un nostro dipendente raggiunge questo traguardo, per noi è una grandissima soddisfazione". Una bella storia che arriva proprio nel giorno in cui Empoli e l’Empolese Valdelsa si stan preparando a scendere in strada con i cortei tradizionali.

Giovanni Fiorentino