EMPOLI
Le domande dell’Assemblea permanente No keu sono al centro della puntata odierna della nostra rubrica. Ecco le risposte dei cinque candidati sindaco di Empoli, pubblicate in ordine alfabetico.
SIMONE CAMPINOTI
"Come sindaco di Empoli pretenderei un monitoraggio e un controllo costante per garantire la massima sicurezza del territorio e delle persone, per forza di cose essere in sinergia con Arpat e Asl. Essendo nuovo della politica, non sono a conoscenza nel dettaglio dei controlli e dei metodi utilizzati fino ad ora: qualora non sia già in essere, riterrei opportuno un monitoraggio tecnologico real-time, sia della falda (acqua) sottostante, sia dell’ aerea delle zone limitrofe. Vorrei un tavolo per l’aggiornamento mensile sulle attività del controllo del Keu, con la richiesta ad Arpat che venga a relazionare sugli stadi di avanzamento delle informazioni e sui test sul materiale; vorrei poi creare un sito web o sezione al sito del Comune dedicati. Per il futuro, credo che si debba vigilareper evitare connivenze e infiltrazioni di soggetti malavitosi e pericolosi. La Regione dal mio punto di vista, non sta investendo a sufficienza in competenze all’interno delle strutture e questo significa che le azioni ambientali non sono ad ora soggette a controlli in quantità e qualità sufficienti".
MARIA GRAZIA MAESTRELLI
"Il keu è uno scarto industriale estremamente pericoloso e per questo va smaltito in modo sicuro. Detto questo, voglio precisare che abbiamo la massima fiducia nell’operato della magistratura e che aspettiamo gli esiti del procedimento in corso. Dovremmo lavorare per tutelare l’amministrazione e i cittadini perché non paghino per errori fatti in passato da altri. Due sono le Parole importanti: responsabilità e trasparenza: Responsabilità: individuare chi opera e come opera Trasparenza: tutto il lavoro svolto alla luce del giorno".
ALESSIO MANTELLASSI
"Ritengo giusta la scelta di costituirsi parte civile nel processo, poiché Empoli è parte danneggiata. L’intervento da 500mila euro per la realizzazione dell’acquedotto nel Pian grande è stato sostenuto da Comune e Regione per garantire un allaccio sicuro ai residenti. Arpat farà le dovute verifiche sui pozzi. Dobbiamo collaborare con il commissario straordinario per la bonifica. Il sistema di controlli sullo smaltimento rifiuti non è modificabile da un sindaco e nel caso della 429 bis si tratta un cantiere non del Comune. Ritengo però necessaria, a livello nazionale, una riflessione sulle nuove attitudini della malavita. Dovremo garantire a chi ci vive nelle zone interessate le tutele necessarie. Mi impegnerò per rafforzare la relazione con la popolazione, con momenti di aggiornamento sui dati forniti da Arpat e sulla vicenda Keu. Le modalità per controllare le ditte che operano in appalto pubblico sono fissate dalla legge. Noi però ci impegneremo di più, formando i dipendenti comunali sulla disciplina anticorruzione e potenziando momenti di sensibilizzazione sulla legalità".
LEONARDO MASI
"La bonifica dell’area interessata dall’inquinamento da Keu è una delle mie priorità. Appena sarò sindaco chiederò alla Regione di procedere senza indugi alla bonifica. Purtroppo, ad ora, e con la scarsa trasparenza dell’amministrazione in carica, non conosciamo con esattezza i tempi e i modi della necessaria bonifica. In casi come questo i controlli non sono mai abbastanza. Dobbiamo fare di tutto per monitorare la situazione ambientale, chiedendo ad Arpat e Regione di fare il possibile. Sul fronte dell’informazione alla popolazione proprio non ci siamo: ma questo cambierà, perché per me è fondamentale il rapporto con i cittadini. Mi impegno, una volta eletto, a chiedere costantemente i risultati delle analisi di acque e terreni e a divulgarle immediatamente. Per cambiare rotta bisogna intervenire nel momento del sistema degli appalti. Il Comune non deve adottare il sistema del massimo ribasso e deve tutelarsi contro i subappalti a cascata. Controllo e regolarità devono essere i principi ispiratori della pubblica amministrazione".
ANDREA POGGIANTI
"Lo scorso novembre è stato nominato il Commissario Straordinario dal Governo, pertanto da Sindaco mi interfaccerò con lui per attivare tutte le procedure di urgenza per la rimozione delle sostanze nocive. In attesa delle autorizzazioni, sarà necessario predisporre un progetto i cui costi ricadano sui responsabili di questa contaminazione e non sulle casse comunali. Assolutamente insufficienti. C’è stato un grande problema di vigilanza e controllo a tutti i livelli per la verifica della qualità dei materiali conferiti rispetto al capitolato e l’offerta eccessivamente al ribasso che avrebbe dovuto insospettire. Da Sindaco adotterò un percorso di trasparenza finora sconosciuto con l’istituzione di un Comitato Speciale di confronto tra Comune e cittadini. Innanzitutto una vigilanza sistemica a 360 gradi, in particolare sugli appalti con regole per la verifica della qualità e del costo dei materiali, oltre ad una serie di maggiori garanzie per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata".