REDAZIONE EMPOLI

Evasione fiscale e bancarotta, arrestato imprenditore. Sequestrate oltre 500 auto

L'operazione della Guardia di Finanza nei confronti di un imprenditore empolese attivo nel commercio di veicoli usati

Guardia di finanza

Empoli (Firenze), 20 agosto 2021 - Un imprenditore empolese di origini siciliane è stato arrestato e posto ai domiciliari dalla Guardia di Finanza in esecuzione di un'ordinanza cautelare richiesta dalla Procura di Firenze e firmata dal gip Piergiorgio Ponticelli.

L'indagine riguarda i reati di evasione fiscale e bancarotta; l'arresto è scattato perché l'imprenditore non ha rispettato il divieto di esercizio di attività di impresa che il gip Gianluca Mancuso gli aveva imposto a inizio 2021 in quanto indiziato di evasione fiscale, occultamento di scritture contabili e bancarotta fraudolenta aggravata documentale e patrimoniale in relazione alla gestione di due società di capitali, ora fallite, con sede a Capraia e Limite e Vinci, e che erano attive nel settore del commercio di auto usate.

E' in esecuzione il maxi sequestro disposto dal giudice delegato del Tribunale Fallimentare di Firenze, Cristian Soscia, richiesto dalla Procura di Firenze, nei confronti di 534 autoveicoli di proprietà di una delle due società e non consegnati al curatore fallimentare.

L'indagine nata con uno sguardo dall'alto

L'indagine fu avviata dopo una ricognizione della Sezione Aerea di Pisa della Guardia di Finanza, nel gennaio 2019, con un elicottero. Durante il volo quale l’attenzione dei Finanzieri finì su un’area periferica di Empoli in cui erano parcheggiate numerose auto. Da una prima analisi effettuata dalla Compagnia di Empoli emerse che molte di quelle auto erano oggetto di fermo amministrativo (le “ganasce fiscali”) per il mancato pagamento di debiti con il Fisco per 6 milioni di euro, e risultavano di proprietà di una società di capitali operante nel settore della compravendita di auto usate.

E' emerso che l'imprenditore aveva acquistato nel corso degli ultimi anni 534 veicoli usati, di cui 380 gravati dalle “ganasce fiscali”, per poi rivenderli senza passaggio di proprietà formale a clienti che spesso circolavano senza pagare né assicurazione né bollo e senza effettuare la revisione.

In un caso, ad esempio, alla guida di uno di questi autoveicoli, nell’agosto del 2018, era stato arrestato dagli stessi militari di Empoli un soggetto – poi condannato - nell’ambito di un’operazione antidroga che aveva portato al sequestro di circa 700 chili di hashish. 

L’imprenditore inoltre non ha presentato alcuna dichiarazione fiscale e ha continuato a maturare debiti nei confronti dell’Erario per più di 800.000 euro, tanto che la Procura di Firenze ha richiesto e ottenuto il fallimento delle società. A fronte del primo provvedimento di interdizione, le Fiamme Gialle empolesi, tra la primavera e l’inizio dell’estate del corrente anno, hanno però accertato che l’imprenditore non ha rispettato il divieto di esercitare la professione, continuando a operare nel settore della compravendita di autoveicoli tramite prestanome: la stessa Procura ha quindi chiesto e ottenuto dal Tribunale l’aggravamento della misura e l’applicazione degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico e il divieto di comunicazione con terze persone, misura eseguita in provincia di Trapani (dove si trovava d aparenti per le ferie estive) dai finanzieri del posto.

Le operazioni di sequestro delle auto - eseguite su tutto il territorio nazionale - hanno già portato al ritrovamento dei primi veicoli, che saranno consegnate alla curatela del fallimento per la vendita e il ristoro delle casse dello Stato.