Ogni giorno siamo bombardati da notizie che ci arrivano dai media tradizionali o dai nostri smartphone, spesso ci limitiamo a scorrere i titoli e non abbiamo il tempo di verificare se sono attendibili. Le notizie che riceviamo hanno il potere di cambiare la nostra visione del mondo e spesso agiscono sulla nostra emotività: ci stupiscono o incuriosiscono, possono rallegrarci o spaventarci. A volte, però, si tratta di notizie non vere, di cosiddette fake news, informazioni in parte o del tutto false e che vengono diffuse in modo consapevole da chi le ha create e che, con l’arrivo della rete, sono diventate più insidiose perché si diffondono più velocemente.
Una notizia falsa può modificare leggermente la realtà, alterarla, sminuirla o ingigantirla, dare più o meno peso a una questione. I creatori di fake agiscono sull’attenzione superficiale dei lettori e sull’emotività in modo da influenzare le scelte, indurre all’acquisto, possono alterare la percezione del mondo in milioni di persone, dal momento che tutti siamo portati a credere vere le notizie che confermano una nostra opinione, soddisfano un nostro desiderio o alleviano una nostra paura. Il vero pericolo delle fake news è che immergono il lettore in un mondo nel quale tutto, anche le notizie più inverosimili, cominciano a sembrare possibili.
Ma quali sono gli scopi delle fake news? Talvolta si tratta di vere e proprie "bufale" che hanno solo l’obiettivo di prendersi gioco dei lettori; altre volte mirano a diffondere messaggi di odio nei confronti di minoranze o di singole persone. Creare "bufale" sul web può essere una fonte di guadagno: le persone, incuriosite dai titoli sensazionalistici, cliccano sui post o sui video per saperne di più, in questo modo il creatore del falso contenuto guadagna con la pubblicità legata al numero di visualizzazioni.
In alcuni casi lo scopo della diffusione delle fake news è quello di danneggiare alcune piattaforme a vantaggio di altre: succede con i messaggi scambiati in grandi quantità che possono provocare un blocco momentaneo in una applicazione, spingendo gli utenti a servirsi di piattaforme concorrenti. Una delle ultime trovate sono i “deepfake”, foto e video sovrapposti grazie all’intelligenza artificiale, che creano immagini e filmati falsi di personaggi noti. Oggi esistono figure professionali che hanno il compito di accertare la veridicità dei fatti smascherando eventuali "bufale". Molti social e quotidiani stanno applicando strategie per dare un’informazione sempre più affidabile, promuovono attività di controllo sugli articoli on-line e invitano i lettori a segnalare eventuali imprecisioni.