Via ai saldi, occhio al 'bidone'

Il vademecum dell’Unione consumatori sugli acquisti a svendita

Saldi

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Empoli, 6 luglio 2019 -  Iniziano oggi i saldi e le associazioni dei consumatori forniscono il consueto vademecum per chi ne approfitta. Ecco le regole base per assicurarsi un buon acquisto, i consigli ‘anti-bidone’ dell’Unione nazionale consumatori.

1) PRODOTTI DIFETTOSI. Conservate sempre lo scontrino. Non è vero che i capi in saldo non si possono cambiare. Valgono le regole di sempre. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Avete due mesi di tempo (non 7 o 8 giorni) per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione o riparazione. La scelta è del consumatore, salvo che il rimedio richiesto sia impossibile o eccessivamente oneroso per il venditore rispetto all’altra soluzione. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché manca la vostra taglia, avete diritto alla restituzione dei soldi (non a un buono) o a una riduzione del prezzo. 2) No ai fondi di magazzino. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce messa in saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta finendo, non fondi di magazzino. Come accorgersene? State lontani da quei negozi che avevano i ripiani semivuoti prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei capi più svariati. 3) Confrontate i prezzi. Non fermatevi mai al primo negozio, ma confrontate i prezzi di più esercizi. A volte basta un giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. 4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa carichi di capi di abbigliamento, magari anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà della merce guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo: pagare un prezzo alto non implica che sia un prodotto di qualità.

5) DIFFIDATE degli sconti esagerati. Gli sconti superiori al 50% spesso nascondono merce non nuova o prezzi vecchi gonfiati. L’abitudine di ritoccare il prezzo vecchio, così da alzare la percentuale di sconto e invogliare maggiormente all’acquisto, è dura a morire. Per questo si suggerisce di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi troppo elevati. 6) Prova dei capi. Non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Ma il consiglio è di diffidare di quei negozianti che non vi vogliono far provare i capi di abbigliamento o che per farvela provare vi chiedono un anticipo.