
Ruspe e gru all’ex Fanciullacci Parte la maxi demolizione "Un giorno storico per la città"
Ruspe e gru, polvere e calcinacci: la demolizione del complesso dell’ex Fanciullacci è davvero realtà. Un evento storico per Montelupo Fiorentino. La chiusura del luogo simbolo della produzione ceramica montelupina rappresentava una ferita aperta; un edificio in stato di abbandono per il quale da anni si sognava un recupero.
Grazie ai fondi del Pnrr con il programma ministeriale del Piano innovativo per la qualità dell’abitare, il progetto c’è. La demolizione del complesso di viale Umberto I, a due passi dalla Villa Medicea dell’Ambrogiana, è un primo, fondamentale step. L’idea futura? Ruota attorno alla realizzazione di spazi aperti, come una ’terrazza sulla Pesa’ e un complesso edilizio, che conserva la memoria storica ed estetica della manifattura. Prevista anche una passerella pedonale di connessione fra la stazione e il parco. La superficie attuale è di circa 6300 metri quadrati, il progetto prevede una riduzione a 1400 e più della metà delle nuove costruzioni avrà, nelle intenzioni del Comune, una funzione legata al sociale, con lo sviluppo di progetti di cohousing. Tutto secondo i criteri dell’edilizia sostenibile, del risparmio energetico e dell’innovazione tecnologica.
L’intervento per la sua complessità è stato articolato in due stralci: in una prima fase (quella iniziata ieri) si procederà alla ripulitura e alla demolizione degli edifici (lo stemma della fabbrica è stato rimosso e sarà restaurato), nella seconda saranno realizzati gli edifici, gli spazi e i servizi. Si parla di un luogo, come ha ricordato il sindaco Paolo Masetti, "dal forte valore simbolico: è da qui che fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento hanno lavorato molti dei nostri artigiani rappresentativi. Andiamo a sanare una ferita proprio a due passi dal centro cittadino". Dopo che tutto il complesso venne acquistato dalla giunta guidata dall’ex sindaco Montagni per lungo tempo è stato difficile intervenire a causa degli ingenti costi necessari per il recupero. "Il progetto è una grande opportunità, oggi si fa un pezzo di storia", commenta il sindaco Masetti.
Ylenia Cecchetti