Offesa razzista in campo. "Un episodio bruttissimo"

Il baby difensore dell’Empoli denuncia l’insulto che ha subìto un suo compagno. E in tv alla Rai lancia un messaggio contro ogni forma di discriminazione

Empoli, 3 febbraio 2023 - Il settore giovanile dell’Empoli è pieno di talenti che sperano di emergere. Qualcuno viene dall’Italia, molti sono stranieri. E tra le tante storie che vale la pena di scoprire c’è anche quella di Asier Izquierdo, protagonista insieme a un compagno di un episodio di razzismo che il difensore ha raccontanto a ’Offside Racism’, il programma di Rai Kids che racconta il calcio giovanile, realizzato in collaborazione con la Lega Serie A, in onda oggi pomeriggio alle 17.45 su Rai Gulp e RaiPlay.

Asier è un difensore dell’Under 18 azzurra e in tv denuncia un episodio avvenuto nel dicembre del 2021, quando il giocatore spagnolo militava ancora nell’Under 17. Durante una gara di campionato contro l’Alessandria, un suo compagno di squadra è stato insultato per il suo colore della pelle da un calciatore avversario (poi squalificato per 10 giornate) che lo ha definito "scimmia". Un’offesa che provocò la reazione del giovane in campo, lasciando una profonda amarezza nella mente di Asier che ne parla alla Rai come "l’episodio più brutto a cui ho assistito da quando gioco". Nel corso della puntata, per dare un messaggio contro il razzismo, interviene anche il difensore della prima squadra dell’Empoli, Sebastiano Luperto, uno dei campioni presi a modello da Asier. Per Luperto, i calciatori sono i primi a dover mandare messaggi importanti ai propri tifosi. Messaggi che dicano "no" al razzismo e a ogni tipo di discriminazione. Quanto a Izquierdo, la sua è una storia davvero particolare, ripercorsa dalle telecamere della Rai: a 17 anni ha lasciato Tenerife per venire in Italia e coronare il sogno di diventare calciatore. Tanti i sacrifici che ha dovuto affrontare per coltivare la sua passione, nella speranza di riuscire a imporsi e guadagnarsi un giorno la maglia della prima squadra.

Ogni giorno Asier prende il treno da Lucca, dove abita, e arriva a Empoli per la scuola e gli allenamenti. A fine giornata torna a Lucca, sempre in treno. Un momento di pausa in cui può fare i compiti prima di rientrare a casa. Anche grazie all’appoggio della famiglia che gli è sempre vicina, Asier ha affrontato qualunque dubbio con fermezza. Anche quando la sua carriera è stata messa in pericolo da un infortunio, ce l’ha messa tutta ed è tornato al suo ruolo di difensore centrale che richiede forza di volontà. Quella che serve quando si è vittima di un episodio di razzismo come quello che si è verificato lo scorso anno. E che Asier non vuole dimenticare per ribadire che nel calcio, come nella vita, oltre alle qualità contino anche i valori.