Rapina violenta in mezzo alla strada. Un arresto, ora si cerca il complice

I carabinieri hanno arrestato un 27enne marocchino per rapina in concorso e lesioni personali aggravate. Un 40enne pakistano è stato aggredito con delle bottigliate e rapinato del portafogli con 500 euro. L'arrestato è stato trasferito nel carcere di Sollicciano, mentre la refurtiva non è stata recuperata.

Rapina violenta in mezzo alla strada. Un arresto, ora si cerca il complice

Rapina violenta in mezzo alla strada. Un arresto, ora si cerca il complice

Una rapina violenta. A suon di bottigliate sulla testa per portare via alla vittima il portafogli pieno di contanti. I carabinieri del radiomobile della compagnia di Empoli, la notte scorsa, hanno arrestato un 27enne marocchino, regolare sul territorio nazionale e residente nell’Empolese Valdelsa, per rapina in concorso e lesioni personali aggravate. Un arresto lampo, avvenuto nelle ore successive il fatto criminoso. Nella serata del 25 novembre scorso, infatti, alcuni cittadini avevano segnalato la presenza, nella zona della stazione ferroviaria, di un cittadino extracomunitario in evidente difficoltà e in mezzo alla strada.

Ricevuta la segnalazione, i carabinieri lo hanno rintracciato e, mentre i sanitari del 118 lo stavano soccorrendo, l’uomo, un 40enne pakistano, regolare sul territorio nazionale e residente a Livorno, ha raccontato di essere stato aggredito da due magrebini che prima lo hanno colpito più volte alla testa con delle bottigliate e poi rapinato del portafogli con 500 euro in contanti all’interno. Il 40enne, portato all’ospedale San Giuseppe di Empoli, è stato medicato e in via precauzionale ricoverato in osservazione a causa dei colpi ricevuti alla testa. Immediatamente sono scattate le indagini che sono ancora in corso per circostanziare il fatto. I militari attraverso alcune testimonianze e le immagini dei sistemi di videosorveglianza, alcune ore, dopo hanno fermato e controllato uno dei due sospettati della rapina, sul quale sono poi conversi numerosi indizi di colpevolezza e di responsabilità nel fatto.

Da qui l’arresto e il trasferimento, su disposizione dell’autorità giudiziaria, nel carcere di Sollicciano. La posizione dell’arrestato è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria che ne accerterà o meno le responsabilità nel corso del successivo processo. La refurtiva – da quanto è stato appreso – non è stata recuperata e sono in corso ulteriori indagini per identificarne il complice: l’uomo che con lui avrebbe scatenato la sua furia sul 40enne.