TOMMASO CARMIGNANI
Cronaca

Progetti Pnrr, burocrazia e ritardi "Uffici tecnici oberati di lavoro"

L’allarme del presidente dell’Unione dei Comuni: "I tempi sono strettissimi e i moduli da compilare infiniti". La corsa alle opere è piena di insidie: "Manca personale, le risorse per potenziare gli organici non ci sono"

Progetti Pnrr, burocrazia e ritardi "Uffici tecnici oberati di lavoro"

di Tommaso Carmignani

Hanno fatto discutere nei giorni scorsi le dichiarazioni del sindaco di Prato e presidente regionale Anci, Matteo Biffoni, a proposito di un possibile decreto del Governo che si dice pronto a inviare i commissari nei Comuni per mandare avanti i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza che non vengono appaltati entro 15 giorni. "Abbiamo tantissimi milioni di euro da gestire e lo stiamo facendo": questa la replica del sindaco di Castelfiorentino, nonché presidente dell’Unione dei Comuni, Alessio Falorni, che si mostra estremamente fiducioso circa la possibilità di applicare sul territorio tutti i fondi in arrivo dall’Europa per realizzare le opere del piano nazionale di ripresa e resilienza.

"Se il Governo ha in mente qualcosa di diverso da quello che stiamo facendo ci dica pure come muoverci – prosegue Falorni – ma se questi non si rendono conto che il problema vero è ottenere aiuti sul personale allora significa che sono caduti da Marte". Sul territorio ci sono svariati milioni di euro sul piatto per opere che principalmente vanno dalla riqualificazione di piazza Guido Guerra a Empoli alla ex Montecatini di Castelfiorentino, passando per il centro storico di Fucecchio, le scuole e la nuova piscina Fiammetta di Certaldo.

"La gestione dei progetti è in capo ai Comuni – prosegue il sindaco di Castelfiorentino – e tutti dobbiamo rendicontare per l’applicazione dei fondi, oltre a comunicare lo stato di avanzamento dell’opera. Il vero problema è che i nostri uffici tecnici sono oberati di lavoro, perché alla normale amministrazione si sommano le opere del Pnrr. I tempi sono strettissimi e la modulistica è sterminata. E’ tutto sulle nostre spalle e su quelle della centrale unica di committenza dell’Unione, che fa comunque capo agli uffici e al personale dei Comuni".

Ancora non è chiaro quali siano le reali intenzioni del Governo, ma il sindaco di Prato Matteo Biffoni al riguardo si è detto molto preoccupato, mentre il governatore Eugenio Giani, parlando a proposito dei numeri toscani del Pnrr, aveva auspicato un maggiore controllo da parte della Regione. Falorni non usa giri di parole ed esprime chiaramente i suoi timori: "Le intenzioni di Roma mi preoccupano nel momento in cui non si capisce bene cosa vogliano fare. Sul nostro territorio siamo tutti abbastanza avanti con i progetti nonostante le difficoltà spiegate prima – prosegue il presidente dell’Unione dei Comuni – ma se vogliono darci una mano ben venga. Il problema è che per reperire personale in più dovremmo attingere dagli stessi finanziamenti che servono a realizzare l’opera, quindi capite bene che non sempre è possibile. Ne viene fuori una mole enorme di lavoro che rallenta moltissimo l’iter amministrativo. Ma in qualche modo possiamo e vogliamo farcela".

Insomma, il rischio di non stare nei tempi è concreto? "Se parlo per il mio comune dico di no – insiste Falorni – ma a livello generale il problema esiste anche da noi. Per fortuna su alcuni appalti sono stati prolungati i tempi. E questo perlomeno ci dà un margine di manovra maggiore".