Primo giorno di scuola ’Accoglienza vip’ per i nuovi

Al Ferraris Brunelleschi 7 docenti e 60 studenti tutor guidano le matricole. Il piazzale d’ingresso riservato solamente a loro. Poi, alla scoperta dei laboratori

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EMPOLI

L’inizio di un nuovo anno scolastico in un nuovo istituto è sempre motivo di ansia e di stress. Nuovi compagni di classe, nuova scuola, nuove materie. Ma niente paura, quest’anno a tenere la mano agli studenti del primo anno del Ferraris Brunelleschi c’è un comitato di accoglienza d’eccezione. Più di 390 studenti, che sono andati a formare le quattordici classi prime, si riuniscono questa mattina alle 9,15 nel piazzale di fronte all’istituto, riservato esclusivamente ai nuovi arrivati.

Al loro ingresso i “primini” trovano a riceverli un gruppo formato da sette professori e oltre sessanta studenti tutor, che hanno ricevuto il compito di guidare i nuovi arrivati nel corso dei primi quattro giorni di scuola. Anche le tre classi prime che non si trovano nella sede principale, in via Raffaello Sanzio, ma nella succursale di via Giovanni da Empoli, hanno ricevuto la stessa accoglienza.

E’ compito delle guide, ragazzi delle classi terze, accompagnare gli studenti appena arrivati a scoprire la loro nuova scuola, mostrando le classi, i laboratori, gli uffici e le segreterie, aiutandoli ad orientarsi nei corridoi. Sono i tutor a consegnare ai ragazzi le credenziali per accedere alla posta e al registro elettronico, illustrando loro come entrare nel sistema e come utilizzarlo. Inoltre, rientra nei compiti degli studenti del triennio spiegare il regolamento d’Istituto, assicurandosi che le matricole siano a conoscenza di ciò che si può o non si può fare. Qualsiasi dubbio, qualsiasi incertezza, da oggi i tutor sono lì, pronti per scioglierli.

Dopo anni di separazione, di distanze, di mascherine, costretti a mantenere un distacco di almeno un metro dall’altro, a causa della pandemia, finalmente si torna a parlare di vicinanza. Il Ferraris Brunelleschi dà prova di come il nuovo anno scolastico vedrà di nuovo protagoniste la scuola, la didattica, lo scambio, i rapporti umani, messi a dura prova negli ultimi due anni. Abbandonati gli schermi e le telecamere dei pc si torna a relazionarsi, a darsi una mano, sia fisicamente che metaforicamente.

Costanza Ciappi