Ponte sull’Orme pronto a riaprire Code e disagi hanno i giorni contati

Operai ancora al lavoro per gli ultimi dettagli: da martedì si torna a circolare in entrambe le direzioni

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di Tommaso Carmignani

Le immagini, postate sui social dal sindaco Brenda Barnini, non lasciano spazio alle interpretazioni. Fanno seguito alle dichiarazioni del suo vice, nonché assessore ai lavori pubblici, Fabio Barsottini. Il cantiere del ponte sull’Orme è finalmente stato completato con la realizzazione delle spallette e la gettata d’asfalto. Le auto, ora, sono pronte a circolare nuovamente sopra l’impalcato lungo la statale 67, chiuso da mesi a causa dei lavori di rifacimento che si erano resi necessari a causa delle sue precarie condizioni. "Il cantiere è giunto finalmente alla fine, pronto per la riapertura", ha scritto Barnini su Facebook.

La data del 31 gennaio, cioè martedì, resta comunque confermata: anche se dalle immagini che si vedono sui social la strada sembra già percorribile, servono ancora due o tre giorni per poterla riaprire al traffico. Gli operai, infatti, erano al lavoro anche ieri per ultimare ormai gli ultimissimi dettagli. Ancora pochi giorni dunque e poi sarà smantellata tutta la viabilità alternativa che era stata allestita per consentire l’avanzamento del cantiere. Questo aveva causato e sta tuttora causando problemi legati a code e rallentamenti nella parte est della città, specialmente nelle ore di punta. Un problema legato appunto alla chiusura del ponte e alla necessità, per le auto, di transitare lungo via Cherubini e nella zona di piazza Toscanini. Disagi che tra qualche giorno saranno solo un lontano ricordo, visto che la viabilità lungo il ponte sarà riaperta a due corsie come era in origine, cioè prima che un’indagine sulle condizioni della struttura facessero emergere tutte le criticità a cui andava in contro e, soprattutto, i rischi che si sarebbero corsi per la circolazione senza un intervento di questo genere. E però i tempi non sono stati brevi: nella prima fase, quella in cui si è dovuto reperire le risorse e realizzare il progetto, il ponte è rimasto aperto ad una sola corsia.

In una strada trafficata e piena di macchine come la 67, questo ha spesso causato lunghe code e rallentamenti. Nella fase vera e propria del cantiere, iniziata la scorsa estate, il ponte è invece sempre rimasto chiuso.

La demolizione è stata realizzata con la tecnica della pinza: questo particolare macchinario ha frantumato il calcestruzzo. Questa fase ha tenuto della necessità di coordinare al meglio le opere con la fornitura delle travi, su misura, in acciaio, per la realizzazione del nuovo ponte. Per quanto concerne il consolidamento delle due spalle della struttura, accanto alle squadre di lavoratori della ditta esecutrice del cantiere, è intervenuta una ditta specializzata che ha usato la tecnica dei tiranti.

Il nuovo impalcato ha previsto invece il varo della struttura e le successive opere di realizzazione della pavimentazione stradale in raccordo con la viabilità esistente, comprensiva di carreggiata per i veicoli e spazio destinato al passaggio dei pedoni. Durante la realizzazione della pavimentazione stradale, sono state realizzate le nuove reti dei sottoservizi. In questi giorni si è quindi provveduto alle opere di finitura quali parapetti, segnaletica orizzontale e verticale e altri piccoli interventi per la conclusione dell’opera. Ma adesso finalmente ci siamo: e da martedì, dopo anni, sarà finalmente possibile tornare a transitare lungo il ponte.