
Piccoli aumenti nei menù Nuovi listini, ecco le cifre
Prezzi democratici. Lievitati di poco rispetto al 2022 e comunque sempre concorrenziali. "L’obiettivo è restare a tariffe medio basse. Non è giusto fare prezzi da ristorante anche se la materia prima è aumentata. Lottiamo per questo, anche se spesso è più la rimessa del guadagno". E su questo, tutti d’accordo. Non c’è sagra se non c’è risparmio. Il coperto è di un euro quasi per tutti (il cliente baby, sotto ai 6 anni nella maggior parte dei casi non paga). Di 1,50 euro per la sagra del bombolone dove la scelta strizza l’occhio all’ambiente: solo piatti in ceramica e bicchieri di vetro nel vassoio. Una mano nel piatto, l’altra nel portafogli, quali variazioni hanno subìto i prezzi nei listini delle sagre? Nel menù di Cerreto Guidi, alla gettonatissima sagra del papero e del cinghiale, crostini misti, affettati e antipasti in generale costano 7 euro. Per un primo piatto se ne spendono 8 (se la pasta è condita con il sugo di papero, la specialità). Cinque euro per l’arrabbiata. Dai 15 euro della bistecca di vitello alla brace si scende ai 13 per cinghiale o papero in umido. I contorni, tutti 3 euro. Alla sagra del bombolone, il dolce è salito di 20 centesimi appena: lo scorso anno si vendeva allo stand a 1,30, ora a 1,50. A proposito di dessert, passiamo alla sagra della pizza dolce. Questa leccornia costa 6 euro in listino: base della pizza e condimento fatto rigorosamente in casa. Lunga cottura, prodotti di eccellenza. Se si sceglie la pizza che richiede più lavorazione (con farcitura di frutta mista, ciliegie, mela, pera, fragola e altro) si spendono 7 euro. Non di più. A Gambassi Terme alla sagra della lepre e del cinghiale, spazio-ristorante Il Platano, per antipasto, pizza e birra fino allo scorso anno bastavano 12 euro, ora ce ne vogliono anche 16. I secondi a base di cacciagione oscillano tra i 9 e i 10 euro, l’aumento su primi e secondi piatti è stato di circa 2 euro.