
di Tommaso Carmignani
C’è un progetto da quasi 10 milioni pronto a partire e c’è un cinema in pieno centro storico ormai chiuso da tre anni. Quale destino attende La Perla? Difficile dirlo ora. Perché accanto al piano di riqualificazione di piazza Guido Guerra e alla realizzazione del nuovo teatro Il Ferruccio – progetto finanziato anche grazie ai fondi in arrivo dal Pnrr – è ancora avvolto in una nube il destino di uno dei tre cinema storici del centro. L’unico ancora in piedi è l’Excelsior, mentre il Cristallo si è ormai da tempo trasformato in un supermercato.
La sala di via Dei Neri, a due passi da piazza del Popolo e dalla sede del Comune, è chiusa ormai dal 2019. Il suo periodo migliore ha coinciso con l’assegnazione della gestione a Promo Cultura nel 2013, cooperativa di via Bartoloni che inaugura la gestione nel novembre di quell’anno. Il bando è scaduto tre anni fa e, dopo la nuova procedura di gara pubblicata nel dicembre del 2019 e comprendente anche il cinema all’aperto, si arriva al 20 maggio del 2020 una determinazione con la quale, alla luce dell’emergenza Covid, viene revocata la gara. Da allora il cinema è sprangato e non si sa che fine possa fare. C’entra ovviamente la crisi legata alla pandemia, una crisi che ha inevitabilmente messo in ginocchio le strutture di quel genere, ma per gli empolesi di vecchia data – e non solo per loro – fa male vedere una struttura così ampia e ricca di storia ridotta in quel modo.
L’eventuale ristrutturazione del cinema La Perla avrebbe un costo di circa 700mila euro, tuttavia l’amministrazione ad oggi non ha inserito tale opera nel cronoprogramma dei lavori dei prossimi anni e non sa come adibire la struttura in futuro. Della questione si è occupato anche il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che di recente ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale per chiedere lumi all’amministrazione comunale.
"L’amministrazione Barnini, tanto prodiga a reperire 10milioni di euro per la realizzazione di un nuovo teatro, ad oggi non è in condizioni di intercettare fondi, anche dal Pnrr, per una struttura storica e centrale del tessuto empolese. Rileviamo essere una costante dell’attuale giunta l’assiduo impiego di risorse per nuove edificazioni – dicono i consiglieri Andrea Poggianti, Federico Pavese, Simona Di Rosa e Gabriele Chiavacci – trascurando totalmente di valorizzare l’esistente a “cemento zero”. L’auspicio è che anche le associazioni del territorio e soggetti privati si facciano parte attiva e diligente nell’imprimere una svolta decisiva a quella che fu una gloriosa realtà aggregativa. Purtroppo l’assessore Terreni ha risposto fornendoci informazioni utili, ma che osiamo definire attraversate da amarezza e insoddisfazione".