
di Irene Puccioni
POLESE VALDELSA
I soldi ci sono, almeno questa è una certezza. Ma su quando inizieranno i lavori sul blocco H dell’ospedale San Giuseppe, e soprattutto quando termineranno, non ci sono date. Per la Regione il ‘grande incompiuto’ rientra senz’altro tra le priorità, tant’è che è compreso nell’elenco degli interventi di investimento da includere nel primo "Accordo di programma da stipulare, entro i primi mesi del 2021, con il ministero della Salute".
Da Roma si attendono quasi 29 milioni di euro, i restanti 2 milioni circa sono cofinanziati da Regione e Asl Toscana centro. Risale alla scorsa estate l’approvazione del progetto esecutivo, cui avrebbe dovuto far seguito una nuova delibera dell’azienda sanitaria per l’indizione della gara d’appalto. L’obiettivo, nelle intenzioni, era di aprire il cantiere entro la fine del 2020, dopo gli annunci di apertura nel 2019. Ma le priorità sono state altre. Con la pandemia molti cantieri sono slittati. Il nuovo anno, salvo altri imprevisti, dovrebbe essere quello buono per avviare la ristrutturazione dei 12mila metri quadrati di superficie da anni inutilizzati a causa di svariate vicissitudini e contenziosi in corso d’opera.
Il padiglione H è l’edificio storico del San Giuseppe, esternamente ristrutturato con la stessa fisionomia del nuovo complesso, ma che risulta ancora da attivare perché necessita di una totale riqualificazione interna per tornare a ospitare numerosi servizi. In particolare, il progetto prevede un’articolazione su otto piani. Al piano terra verranno spostati cup (centro unico prenotazioni), punto prelievi, magazzino della dialisi e il cosiddetto transit point per Estar. Al primo piano saranno allestiti neuropsichiatria infantile, psicologia e i servizi sociali, oltre all’agenzia di continuità ospedale-territorio (Acot). Al secondo piano, invece, gli ambulatori di oculistica e dermatologia, in collegamento con le sale operatorie di blocco G. Al terzo piano troverà posto il reparto di dialisi, che si allargherà anche al quarto piano per portare in questo modo a 45 il numero di posti ‘tecnici dialitici’. Rimane comunque la previsione di ricavare in questa area uno spazio per il reparto di dialisi peritoneale. Il quinto piano sarà destinato al "percorso donna", che comprenderà il Centro Donna, il consultorio e il percorso nascita. Il sesto ospiterà 29 ambulatori, che sono quelli attualmente attivi all’interno del distretto sanitario di Rozzalupi, trasferiti in viale Boccaccio. Al settimo piano ci saranno gli ambulatori ora nel blocco B; mentre una parte sarà destinata alle attività riabilitative. Infine, all’ottavo piano saranno realizzati gli spogliatoi, oltre ad alcuni locali tecnici. I lavori riguardano anche scale e ascensori. Saranno sistemate pure le aree esterne con posti auto per personale e categorie protette.