
I tre agnellini felici
EMPOLI
Lisa, Lukas e Luna hanno poco più di un mese di vita. Sono un concentrato di allegria e morbidezza. Saltano, giocano, corrono. Non lo sanno ma sono un’eccezione: negli allevamenti intensivi, estensivi, e anche bio, agnelli e capretti già a 20 giorni di vita vengono macellati. La storia dei tre agnellini e della mamma, Camilla, sfruttata da un pastore che ha deciso di cederla perché diventata "disubbidiente" e perché tentava la fuga da quel box di dolore, è soltanto uno degli incredibili salvataggi compiuti da Ohana Animal Rescue Family, un rifugio empolese dove animali di ogni genere trovano una seconda chance di vita. Luigi Macchioni e sua moglie Letizia nel 2016 hanno venduto tutto quello che avevano per compiere una scelta di coraggio e di amore: acquistare 5 ettari di terreno nelle campagne del Pozzale dove crescere una nuova famiglia fatta di maiali destinati al macello, tacchini, polli e vitelli salvati da situazioni di degrado o abbandono, capre e pecore sequestrate e in cerca di una nuova casa.
Costituita l’associazione, coronato il sogno. Un’impresa che nel tempo è costata sacrifici e sudore ma che regala alla coppia ogni giorno emozioni e sfide nuove. "Ohana – spiegano i coniugi che gestiscono il rifugio - in linguaggio hawaiano significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato. Gli animali che arrivano da noi sono stati salvati da morte certa, strappati al macello o sottratti ad ogni tipo di sfruttamento". Ogni mattina, svegliandosi all’alba, Luigi e Letizia fanno il possibile per curare ed accudire i loro "coinquilini". Vivono insieme a loro e non si risparmiano mai, adeguando i propri ritmi di vita alle esigenze e alle necessità delle varie specie. Attualmente Ohana ospita una sessantina di animali da reddito.
Ogni animale ha un nome. Ogni nome ha una storia. E durante la pandemia il lavoro della famiglia Macchioni ha continuato senza sosta: il virus non ha fermato i salvataggi. "L’ultima ad arrivare da noi è stata Camilla, una capra che abbiamo scoperto poi essere incinta. Grazie all’aiuto dei volontari, siamo riusciti a montare il box che è diventato sala parto e nursery. Camilla ha partorito più volte nella sua vita, ma è la prima volta, questa, che potrà godersi i suoi cuccioli in libertà". E’ Artur, il gallo che ti salta in braccio non appena ti vede. E’ Olga, una capretta che girovagava da sola nei giardini dell’ospedale di Careggi: la segnalazione di alcuni medici è arrivata fino ai volontari fiorentini che si sono mobilitati per non farla finire in mani sbagliate. E’ la mucca Ginevra inseparabile da Vittorio, un vitello arrivato a Empoli dopo esser stato prelevato da un allevamento di mucche da latte di Bolzano: i due oggi hanno la fortuna di pascolare in libertà. E poi Tigro, Macchia, Geppetto, Jocker e tantissimi altri tra cani, gatti, oche, anatre, capre cieche e pecore nane. Ohana è la fattoria dell’accoglienza e della diversità.
"In questi mesi di stop per tutti, la vita qui è andata avanti. Sono arrivate sei caprette dalla Calabria. E poi Aldo, Giovanni e Giacomo, tre tacchini recuperati da un allevamento intensivo di Asti. Se avessimo spazio salveremmo animali tutti i giorni, da ogni parte d’Italia". Fino allo scorso anno a finanziare il rifugio erano le attività e le visite organizzate per grandi e piccini, le collaborazioni con le scuole e con i centri estivi. Tutte iniziative il cui ricavato era destinato a coprire le spese veterinarie, l’acquisto di materiale per i recinti, il mangime. Oggi sostenere i costi è decisamente più complicato.
Ohana conta su una rete di solidarietà davvero invidiabile. I volontari instancabili hanno da poco finito di adeguare il nuovo recinto dei maiali, che diventerà 3 volte più capiente dell’attuale. L’ultimo sforzo, l’acquisto della rete: ci sono circa 2mila euro da raccogliere. Ogni piccola offerta sarà di grande aiuto. Al rifugio servono anche pancali, tavole, materiale per copertura, cucce, trasportini, e poi secchi, scope, rastrelli, fieno, paglia, scarti di verdure e frutta, pane secco. Per aiutare, si può aderire all’iniziativa "Adotta un rifugio", la raccolta di @AnimaLiberAction per aiutare 21 rifugi italiani che in questo periodo hanno un grande bisogno di aiuto. Iban: IT57B0623037830000030850263, beneficiario: Ohana animal rescue family.
Ylenia Cecchetti