Nuova scuola d’infanzia. C’è attesa per la variante

Il progetto vale un milione e 300mila euro ed è finanziato dal Pnrr. Il Comune adesso aspetta il parere dell’Asl: ecco l’ipotesi di modifica. .

Nuova scuola d’infanzia. C’è attesa per la variante

Nuova scuola d’infanzia. C’è attesa per la variante

FUCECCHIO

È stata proposta una variante progettuale, per la quale si è tuttavia necessario un parere igienico-sanitario da parte di Asl prima di precedere. E proprio pochi giorni fa, il Comune ha provveduto al pagamento dei diritti d’istruttoria all’Azienda sanitaria, sul cui parere dipenderà con tutta probabilità l’esito della variante. Questi gli ultimi sviluppi, in ordine cronologico, relativi allo stato d’avanzamento del cantiere legato alla costruzione della nuova scuola d’infanzia delle Vedute. Il progetto in questione, dal costo complessivo di circa 1.300.000 euro e finanziato grazie ai fondi europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza e a quelli statali del Gse intercettati dal Comune di Fucecchio, nelle intenzioni dell’amministrazione Spinelli dovrà darà vita ad un plesso scolastico completamente nuovo che, quando sarà definitivamente completato e fruibile andrà a sostituire l’edificio attuale in via definitiva.

E che sarà realizzato in una posizione più distante rispetto alla strada, per una decisione che riguarda anche la sicurezza. A seguito del progetto esecutivo approvato nel 2020 e dell’iter burocratico completato nei mesi successivi, l’inizio dei lavori risale allo scorso anno. Esattamente dodici mesi fa veniva infatti annunciato l’avvio del cantiere e le operazioni stanno proseguendo sotto questo profilo.

Stando ad una determina risalente a lunedì scorso, è emersa in corso d’opera la possibilità di effettuare una variante che dovrebbe rendere il nuovo edificio più funzionale. Prima di procedere serve tuttavia il parere favorevole di Asl, che dovrebbe essere ufficializzato a breve. "L’obiettivo, ad ogni modo – stando a quanto si evince dall’ultima versione del Documento unico di programmazione 2024-2026 – resta quello di terminare l’opera entro il marzo del 2026: trattandosi come detto di un’operazione in corso di realizzazioni con i fondi di Piano nazionale ripresa e resilienza, c’è l’obbligo di rendicontare il tutto entro quell’anno. E nei prossimi giorni potrebbero dunque esserci ulteriori sviluppi.