GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Nasce il Museo del Territorio: "Una realtà che rappresenta la nostra complessità"

Ricavato dall’ex complesso della “Vite e del Vino“

Alessandra De Toffoli

Alessandra De Toffoli

Si chiamerà Muter – Museo del Territorio, l’ex-Museo della Vite e del Vino che dovrebbe essere inaugurato a giugno. In prospettiva, la giunta Mugnaini ha richiesto un finanziamento ulteriore (circa 168mila euro) da destinare ai rinnovati (e implementati) spazi museali. Il Comune ha infatti partecipato a un bando ministeriale che promuove l’inclusività e la piena fruizione dei contenuti di siti e musei, tramite l’abbattimento delle barriere architettoniche e altre operazioni a favore degli utenti con disabilità. Quest’ultimo progetto con cui l’amministrazione comunale intende intercettare le risorse si chiama "Muter - Museo del Territorio: Esperienze inclusive tra archeologia e immersione digitale" e propone fra le altre cose l’allestimento di "una saletta immersiva multisensoriale, l’ammodernamento della sezione archeologica e la realizzazione di una nuova sala dedicata al tema delle origini etrusche di Montespertoli, con particolare riferimento al pozzo etrusco di via Nebbiano". Inoltre, si vuole riallestire la sezione archeologica e numismatica con dispositivi tattili, contenuti digitali aumentati e supporti accessibili braille, LIS, QR code narrativi, audioguide semplificate. Il museo dovrebbe essere inaugurato relativamente a breve, ma per quest’ultimo progetto specifico i tempi sono più lunghi: qualora il finanziamento venisse accordato, l’allestimento della saletta ed il riallestimento delle sezioni sopracitate si concretizzerebbero fra il 1 febbraio e il 15 maggio del prossimo anno, con l’obiettivo di completare l’opera nel 2026.

"Il Museo del Territorio nasce con l’obiettivo di raccontare l’identità profonda di Montespertoli, intrecciando natura, storia, cultura materiale e immateriale, memoria collettiva e paesaggio – ha detto l’assessore alla cultura Alessandra De Toffoli – sarà un museo ampio, immersivo e partecipato, che si propone di restituire la ricchezza e la complessità del territorio, frutto di un ampio lavoro condiviso che ha coinvolto numerose realtà: associazioni, fondazioni, aziende agricole, enti, università, istituzioni locali e cittadini".

Giovanni Fiorentino