Mutamenti negli ambienti di lavoro Una realtà d’impresa empolese si trasforma in società ’benefit’

La Rego ha invertito l’ordine delle finalità, dedicando la prima parte allo stare bene e la seconda al ’profit’ "L’imprenditore non può più fare a meno di valutare le ricadute che la sua attività ha su persone e ambiente" .

Mutamenti negli ambienti di lavoro  Una realtà d’impresa empolese   si trasforma in società ’benefit’

Mutamenti negli ambienti di lavoro Una realtà d’impresa empolese si trasforma in società ’benefit’

La prima finalità nella riscrittura dell’oggetto sociale è il perseguimento del beneficio comune. Un segnale forte della filosofia aziendale che ritiene il profitto non solo un fine ma anche un mezzo per la realizzazione delle politiche benefit. E così l’azienda empolese Rego Srl, specializzata nella produzione di dispositivi anticaduta, è diventata società benefit, tra le prime del territorio a compiere questa scelta. Coniugare il profitto con la creazione del beneficio comune; ecco la strategia messa in campo dal consiglio d’amministrazione. Perché lavoro e felicità sono un binomio possibile e anche se al momento in Italia si stimano appena 3mila aziende che hanno effettuato questo passaggio, è un buon segnale sapere che tra i pionieri c’è una realtà empolese. "Viviamo ormai in un’epoca in cui l’imprenditore non può più fare a meno di valutare le ricadute che la sua attività di impresa ha sulle persone e sull’ambiente in cui opera - commenta Fabio Ciaponi, amministratore delegato e co-fondatore di Rego - La massimizzazione del profitto non può più essere disgiunta da un’analisi delle ricadute sociali che l’attività di impresa provoca, pena mettere a rischio, nel lungo periodo, la sopravvivenza dell’impresa stessa".

Finalità benefit, dunque, affiancata alla profit, "che resta un vincolo che va rispettato altrimenti l’azienda non sta in piedi". Ma cambiano le priorità. "Il benefit - come spiega ancora Fabio Ciaponi - lo si può declinare attraverso tante azioni. Noi siamo partiti dai collaboratori: oggi siamo 27, l’età media è di 33 anni, l’80% rappresentato da under 40. Ed è forte la presenza delle donne, un 64% nell’ambito del lavoro di ufficio e dirigenziale". L’adeguata remunerazione non è tutto ma conta. L’azienda che già aveva dimostrato la propria sensibilità nel periodo dell’emergenza sanitaria anticipando i premi di produzione ai dipendenti, nel 2022 ha distribuito circa 70mila euro di premi, pari all’1,5% del fatturato aziendale. Benefit significa anche impegno nel sociale e grande attenzione all’ambiente. Una sensibilità che si traduce nella collaborazione di Rego con le università dell’Aquila e di Bolzano nell’ambito della ricerca sulle energie rinnovabili. "Ma il benessere passa anche e soprattutto da un sistema incentivante. Dato per scontato un equo compenso, l’elemento che fa la differenza è un clima sereno, un ambiente di lavoro dove le persone si possano riconoscere e dove ciascuno si senta stimolato ed appagato. In altre parole, un luogo dove ogni giorno si vada felici". Un’utopia? Evidentemente no. "E’ possibile, noi ci crediamo e ci impegniamo a farlo. Uno dei segreti sta nell’autonomia, nella partecipazione, nella possibilità di sentirsi parte attiva e integrata di un processo di sviluppo, anche decisionale. Tutti siamo artefici di un successo, quando questo arriva".

Ylenia Cecchetti