Musei, ecco il progetto pilota con l’università

Si chiama Pa.Co.net. e servirà a rendere gli istituti culturali della città strumenti di inclusione sociale. Una nuova pratica partecipativa

Migration

EMPOLI

Una partnership pubblico-privata per garantire la crescita dei musei, un progetto che punta a realizzare nuove pratiche culturali e partecipative per migliorare l’offerta cittadina. Il patto è stato stretto tra Università di Pisa, Comune di Empoli, cooperativa PromoCultura e consorzio Co&So insieme all’associazione Icom-International Council of Museums Italia e si chiama Pa.Co.net, acronimo di Patrimoni e Comunità in Rete. Il capofila è il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’università pisana, con responsabile scientifica Antonella Gioli, che è risultato vincitore del "Bando per progetti di alta formazione attraverso l’attivazione di assegni di ricerca 2021" di Regione Toscana, linea tematica "Progettazione territoriale e rigenerazione urbana a base culturale".

La finalità del progetto Pa.Co.net è infatti quella di creare e sviluppare connessioni e collegamenti tra il patrimonio culturale e i musei di Empoli, intesi come strumenti di inclusione sociale e di welfare culturale, e le comunità e i pubblici della città, nel quadro di una politica di rigenerazione urbana. Il progetto è in linea con la convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, comunemente detta Convenzione di Faro, che pone al centro le "comunità di eredità" intese come "insiemi di persone che attribuiscono valore a degli aspetti specifici dell’eredità culturale, che desiderano, nell’ambito di un’azione pubblica, sostenere e trasmettere alle generazioni future". Da qui l’acronimo: Pa (patrimoni) Co (comunità) net (rete).

Avviato il 1° luglio e di durata biennale, Pa.Co.net prenderà le mosse dai sei musei di Empoli che con documentano la storia e la cultura della città: Museo civico Paleontologico, Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Casa del Pontormo, Casa Ferruccio Busoni, Galleria di Arte Moderna e della Resistenza, MuVE – Museo del Vetro. Attraverso ricerca, documentazione, sperimentazione e innovazione svilupperà l’obiettivo della messa a sistema di un nuovo modello di progettazione culturale partecipata, replicabile ed esportabile, con una forte ricaduta sociale e territoriale. Figure esperte e con competenze interdisciplinari, scientifiche e professionali, sosterranno e seguiranno il lavoro dell’assegnista di ricerca Sara Bruni. Responsabili locali sono Michela Malvolti per PromoCultura, Fabrizio Ferretti per Co&So Empoli, Cristina Gelli per il Comune e Silvia Mascheroni per ICOM Italia.