
CASTELFIORENTINO
La corsa disperata dei soccorsi. L’attivazione dell’eliambulanza Pegaso. Niente è servito a strappare alla morte Mattia Casalini, 19 anni, ex studente castellano dell’istituto Enriques. Una passione sfrenata per la moto e quella voglia di vivere propria di chi deve e vuole trovare la sua strada. Una strada per sempre interrotta da un incidente che non ha lasciato scampo al ragazzo, in giro, secondo le prime informazioni raccolte, insieme ad alcuni amici anche loro in sella a moto e motorini.
L’impatto fatale si è verificato alle 16.31, in via Lucardese. E’ la strada comunale che attraversa le campagne e porta fino al castello d’Oliveto. Lì, nei pressi del civico 6, è avvenuto l’impatto tra la moto del giovane castellano e un grosso camion carico di terra. All’altezza di una curva, i due veicoli si sono scontrati per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia municipale dell’Unione dei Comuni, sul posto con tre pattuglie.
Immediati sono scattati i soccorsi: la centrale operativa del 118 Empoli Pistoia ha inviato in via Lucardese un’ambulanza e un’automedica. E’ stato attivato anche l’elisoccorso, ma per Mattia Casalini non c’era più niente da fare: troppo gravi le ferite riportate. Illeso, a quanto appreso, il conducente del mezzo pesante di una ditta di Montaione. L’uomo, un 41enne residente a Peccioli nel Pisano, S.G. le sue iniziali, è stato sottoposto ai test tossicologici di rito al pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Empoli. Come atto dovuto, a quanto appreso, è indagato per omicidio stradale. Da chiarire se il mezzo pesante con il carico di terra che stava guidando fosse autorizzato a passare da quella strada, stretta, che di prassi sarebbe off limits ai mezzi pesanti di quella dimensione. Gli accertamenti sono in corso per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente fatale ed eventuali responsabilità.
Intanto i due veicoli sono stati posti sotto sequestro, sia il camion che la moto, incastrata fra le ruote anteriori del mezzo pesante a tal punto che per estrarla è stato necessario l’intervento di una grossa gru. Via Lucardese è rimasta chiusa al traffico a lungo per permettere i rilievi, mentre la salma del giovane veniva rimossa e trasportata all’istituto di medicina legale dell’ospedale fiorentino di Careggi per gli accertamenti post mortem. Uno strazio. Sul luogo della tragedia sono accorsi i familiari del ragazzo, travolti da una notizia con la quale mai avrebbero voluto dover fare i conti. La scomparsa di un figlio, di un affetto, di un amico. Un giovane morto durante un giro insieme ad altri amici con la stessa passione, la moto.
Ragazzi con gli occhi pieni di lacrime, costretti a osservare una scena impossibile da dimenticare: la moto incastrata, il 19enne a terra scosso dagli spasmi, il sangue. E il dolore senza fine.
Samanta Panelli