
Ore 7.55. Scuola media ’Vanghetti’, Empoli. Il buongiorno agli studenti viene dato dalle note di Beethoven. Per cinque minuti, prima del suono della campanella (decisamente più cacofonico delle melodie del grande compositore tedesco), nel plesso scolastico di via Liguria riecheggiano brani di musica classica. All’ingresso, tra i corridoi, in ogni angolo della scuola, in filodiffusione, le arie più belle e conosciute della musica classica accompagnano gli alunni nelle loro aule. Un modo nuovo di iniziare la giornata e rendere più stimolante l’ambiente scolastico. L’idea del benvenuto musicale è venuta al nuovo dirigente scolastico, Marco Venturini, diplomato in conservatorio, lui stesso musicista: suona e insegna flauto traverso.
Prima dell’incarico di dirigente, Venturini, empolese, classe 1964, ha insegnato musica al comprensivo di Vinci. E’ diventato dirigente dell’istituto comprensivo Empoli Est, di cui la scuola secondaria di primo grado Vanghetti fa parte, dopo aver ricoperto lo stesso ruolo al comprensivo 1 di Belluno. "Ho scoperto - racconta - che il plesso della Vanghetti era dotato di un impianto di filodiffusione con una riproduzione del suono molto buona in ogni angolo dell’edificio. Quindi ho pensato di sfruttarlo promuovendo questa iniziativa che, devo dire, sta riscuotendo apprezzamento sia tra gli studenti che tra gli insegnanti e il personale scolastico".
La playlist non è però a discrezione dell’orecchio e gusti del dirigente, ma scelta direttamente dagli stessi studenti delle 27 classi (circa 680 alunni). "Dal mese di ottobre verranno eseguiti cinque brani, uno per ogni giorno della settimana scolastica, frutto di un sondaggio fatto tra le ragazze e i ragazzi attraverso una piattaforma social – spiega il dirigente Venturini -. Nel primo sondaggio ho inserito dieci brani, tra i più conosciuti, e loro hanno espresso le preferenze scegliendone cinque".
In base alla votazione finale, le prossime settimane gli studenti entreranno in classe accompagnati dall’Eine kleine nachtmusich di Mozart, L’Autunno di Vivaldi, Le Voci di primavera di Strauss, Il barbiere di Siviglia di Rossini, Lo schiaccianoci di Tchaikovsky. Lo step successivo sarà trovare anche un fil rouge, una tematica, legati alla scelta dei brani. "Potremmo sceglierli in base a uno stile, una corrente artistica, come il Barocco o il Romanticismo – prosegue il dirigente - Mi rendo conto che la musica classica può non piacere a tutti ed essere anche lontana dagli ascolti abituali dei nostri alunni, ma se non è la scuola a fare loro apprezzare certe cose allora chi può farlo?".
Irene Puccioni