REDAZIONE EMPOLI

Mille fan per Spalletti Applausi, cori e selfie Tanti i tifosi del Napoli "Li difenderò sempre"

Grandi protagonisti anche gli altri mister Paolo Indiani e Alberto Ramerini. Il sindaco Cucini ha consegnato a tutti e tre il premio ’Cipolla d’Oro’.

Mille fan per Spalletti Applausi, cori e selfie Tanti i tifosi del Napoli "Li difenderò sempre"

"Qui crescono tanti bravi allenatori perché ci s’ha la cipolla che ci alimenta". Con questa battuta un emozionato Luciano Spalletti ha aperto la serata di festa dedicata a lui, a Paolo Indiani e Alberto Ramerini, promossi rispettivamente in Lega Pro con l’Arezzo e in Serie D con la squadra di casa. Cipolla, uno dei simboli del borgo insieme a Boccaccio, che è tornata protagonista a conclusione dell’evento, quando il sindaco Giacomo Cucini ha consegnato ai tre la Cipolla d’Oro, edizione zero di un premio che sarà istituito per quei personaggi che con i loro meriti portano lustro all’intero paese.

Durante la serata i tre allenatori hanno ripercorso le tappe della loro carriera, raccontato aneddoti e scherzato con il numerosissimo pubblico presente, circa mille persone, per la maggior parte di fede partenopea. "Mister ci prometti che non andrai alla Juve con Giuntoli?", ha chiesto un tifoso a Spalletti che ha risposto: "Nelle scelte che facciamo non possiamo tenere conto dei desideri delle persone a cui vogliamo bene, e io ai tifosi del Napoli gli voglio bene, ma questa è una domanda difficile". Ogni volta che prendeva la parola Spalletti si alzavano cori dalla ’curva’ napoletana. "Lasciare Napoli è stata una scelta difficilissima e me la porterò sempre nel cuore, la gioia che mi hanno donato i tifosi non sta né in cielo né in terra – ha commentato Spalletti – tanto che per timore di deluderli pensavo spesso ’se non vinco questo campionato, dove vado a nascondermi?’. Ora però voglio stare un po’ con la mia famiglia, con mia figlia Matilde, anche se è più faticoso che allenare (sorride)". Un anno sabbatico, insomma, che potrebbe però anche non essere tale: "A gennaio vedremo di ritrovare una postura adatta per poter tornare in uno spogliatoio".

Inevitabile che gran parte della scena sia stata per il tecnico che ha portato sul tetto d’Italia il Napoli: "Di Luciano invidio la genuinità e la schiettezza nel porsi con gli altri – ha affermato Ramerini – e poi quando abbiamo girato il centro nord per la Coppa Italia abbiamo visto che Certaldo è conosciuta grazie a lui". Curioso invece l’aneddoto raccontato da Indiani: "Durante una cena, il suo fidato collaboratore Domenichini mi ha detto: “A Napoli Luciano l’ha vinto da solo lo scudetto“". "Ecco, ora ho un motivo per lasciare a casa Marco" ha ribattuto sorridendo Spalletti. Tutti e tre sono stati poi d’accordo nell’indicare i loro primi successi come quelli a cui sono maggiormente legati: la vittoria della Prima Categoria per Ramerini, il trionfo nel campionato di Promozione 1989-’90 col Certaldo per Indiani e l’esordio in Serie A con l’Empoli grazie a Fabrizio Corsi per Spalletti. Al termine della serata, poi, Spalletti si è concesso ai tanti fan per selfie e autografi sostenendo anche la raccolta fondi di un’associazione locale per l’acquisto di un’altalena accessibile anche ai bambini disabili da posizionare nello stesso parco della festa.

Simone Cioni