"Mi preoccupo per i miei cari Ma io non mi spavento"

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"Non è mia intenzione fare la vittima. Alla fine, non è una situazione del tutto speciale per un sindaco: non avete idea di quanti colleghi in Italia subiscono minacce simili, e anche di peggio. Dovremmo piuttosto ricordarcene in ogni occasione in cui capita di produrre pensieri qualunquisti sulla politica e su chi se ne occupa. Diciamo che è un rischio che si mette in conto, quando si amministra la cosa pubblica, ed è anche una delle cose per cui non è che ci sia tutta questa corsa a fare il sindaco, ultimamente. Bene che queste cose si sappiano". Con queste parole, Falorni si rivolge ai suoi followers su Facebook, subito dopo di aver reso pubblica la notizia della minaccia ricevuta.

Il sindaco, uomo determinato e amministratore attento e sempre presente fra la ’sua’ gente sa bene, lo dice apertamente, di non essere infallibile e di avere dei difetti, ma su alcune cose non transige. Ed ha le idee chiare: "Sono nipote di un partigiano, che si è iscritto al Pci in clandestinità e portava la propaganda partigiana in giro in bici all’epoca in cui fare questo significava farsi fucilare. I valori della politica e della cosa pubblica mi sono stati insegnati fin da piccolo dalla mia famiglia. Non ho mai rubato un euro, nella mia vita, e so per certo che non lo farò mai. Cerco di svolgere il mio ruolo di sindaco al meglio delle mie capacità, e sempre con piena coscienza e responsabilità di quello che faccio, privata e pubblica".

Il sospetto, non dichiarato, che sia proprio la gestione di alcuni aspetti della vita di Castelfiorentino ad aver fatto salire la tensione c’è: ma lui non ha paura. "Se qualcuno pensa di avere un qualsiasi effetto, in questo modo, sulle mie decisioni, e nel farsi le proprie ragioni, rispetto a qualsivoglia argomento, penso abbia gravemente sbagliato valutazione". Gira a testa alta, Falorni. "Non ho alcun problema a guardare l’immagine che lo specchio mi rimanda ogni mattina, e a dormire la notte". E la sua unica, vera, comprensibile preoccupazione "è rivolta ai miei cari".