Masi guarda al futuro: "La mia carta vincente?. So ascoltare le persone e combattere con loro"

Dal referendum sulla Multiutility alla modifica del Piano strutturale. Il candidato sindaco della coalizione “In Comune per Empoli“. svela quali sarebbero le sue prime mosse se venisse eletto. .

Masi guarda al futuro: "La mia carta vincente?. So ascoltare le persone e combattere con loro"

Masi guarda al futuro: "La mia carta vincente?. So ascoltare le persone e combattere con loro"

Leonardo Masi, candidato sindaco della coalizione In Comune per Empoli, cosa la distingue dagli altri?

"L’empatia, essere in grado di sentire le posizioni dei cittadini. Sono stato al di qua della barricata, dalla parte dei cittadini".

Il primo atto da sindaco?

"Inizierei a predisporre tutte le procedure per il referendum sulla Multiutility. È un atto di partecipazione popolare che ha raccolto 4mila firme. A causa della norma non è così scontato che si possa effettivamente arrivare al voto, e sono sicuro che gli altri candidati non lo vorrebbero portare a termine. Intanto ci opporremo anche all’entrata del Comune di Empoli nella holding pubblica".

E nei primi 100 giorni?

"Vogliamo rivedere il Piano strutturale, un percorso che richiede tempo, ma che va iniziato nei primi 100 giorni. Poi vorremmo mettere mano al cinema La Perla: l’idea è quella di farci un nuovo teatro. Stiamo valutando l’effettiva possibilità di bloccare il progetto de Il Ferruccio per spostare il finanziamento su La Perla, ma si tratta di passaggi tecnici che stiamo valutando. Infine, vorremmo dare continuità al Piano urbano della mobilità sostenibile".

Rifiuti, come alleggerire la bolletta degli empolesi?

"Alleggerire la bolletta è la conseguenza di quel che viene fatto da Alia. In alcune aree della città, dove vi sono palazzi come Serravalle o Avane, si potrebbe passare alle raccolte condominiali, con bidoni più grandi in cui prelevare il rifiuto di più famiglie. In altre aree, come il centro storico, costruire invece isole ecologiche. Ne servirebbero due per il centro. In questo modo diminuiremmo i servizi richiesti e quindi anche la bolletta".

Sicurezza, quali proposte?

"Aumentare l’organico di polizia municipale ma anche investire nel contrasto alle cause. Tra queste ci sono la lotta alle droghe. Dobbiamo andare incontro a chi ha più bisogno, perché l’insicurezza è spesso frutto di furti dovuti a povertà o dipendenze. Serve incidere su queste cause e lo si può fare con i servizi socio-sanitari, le associazioni come le Pubbliche Assistenze e la Misericordia. Ci sono strumenti già attivi, ma serve farli funzionare meglio".

Le priorità in materia di sanità e politiche sociali?

"Serve migliorare le Case di comunità e il servizio dei medici di famiglia, l’amministrazione deve fare da trait d’union tra i vari soggetti impegnati. Uno dei problemi della sanità sono gli accessi impropri al pronto soccorso per cose non gravi, che potrebbero essere gestiti da Case di comunità e medici di famiglia. Sui servizi sociali dobbiamo aumentare la dotazione di immobili Erp, anche acquistando nuovi immobili all’asta. Poi rafforzare CasaÈ, la cooperativa che gestisce sul territorio le situazioni di emergenza abitativa facendo incontrare domanda e offerta. A Empoli il 10 per cento delle case è sfitta, la mancanza di case disponibili alza i prezzi. Se crei nuovi appartamenti e garantisci nel contempo i proprietari con ‘affitti concordati’, come fa CasaÈ, abbassi i prezzi e combatti l’emergenza abitativa".

Tema cultura: come valorizzare il territorio?

"Bisogna fare rete con gli altri comuni. Quello del turismo è uno dei settori che va a braccetto con la cultura. Dobbiamo sviluppare il Museo della Collegiata, chiedendo alla Curia un ampliamento e un ammodernamento per intercettare i turisti che vengono negli agriturismi del territorio. Siamo l’unico comune che ha i servizi della città e anche l’arte, ma tutto va fatto in un’ottica di rete. Serve poi dare gratuitamente maggiori spazi alle associazioni".

Come si spiega la nascita di così tanti comitati? È quello il suo potenziale elettorato?

"Ho sostenuto le loro lotte, ma sono comitati civici e voteranno autonomamente. Credo sia positivo che le persone si siano attivate. Questo ha favorito la necessità di un ricambio. Il Pd si è arroccato nel potere, la nascita dei comitati dimostra che non hanno avuto orecchio sulla città. Il Pd ha considerato ’nemici’ i comitati, i quali hanno fatto critiche ma anche proposte. Quelle legittime richieste sono state interpretate come attacchi, allontanando gruppi di persone dal Pd".

Quale è il suo giudizio sulle due amministrazioni Barnini?

"Si è comportata in modo padronale rispetto agli organismi istituzionali. Ha nominato persone poco capaci come suoi collaboratori. Questo ha creato un vuoto, e lo dimostra la scelta di Mantellassi che è un candidato non di spessore. Non si è stati in grado di costruire una classe dirigente. Barnini è una persona intelligente e astuta: per logiche di partito e logiche carrieristiche ha fatto sì che il nostro territorio diventasse periferia di Firenze".

Giovanni Mennillo