REDAZIONE EMPOLI

Luca Pechino Il re della techno in biblioteca

Al Mmab arriva “the voice of electronic music”. Giovedì la rassegna si chiude con il botto.

Luca Pechino Il re della techno in biblioteca

MONTELUPO FIORENTINO

Il re della musica techno italiana si racconta in una biblioteca. Succederà giovedì alle 19 al Mmab di Montelupo, quando Luca Pechino sarà ospite del terzo ed ultimo incontro della rassegna “Ambient for music”. Vocalist, manager e direttore artistico, in grado di far registrare il tutto esaurito nei principali locali d’Italia, racconterà la sua storia professionale ripercorrendo le tappe della sua carriera. Luca Pechino entra nel mondo della notte nel 1992. Si costruisce passo dopo passo la professione di vocalist, da lui interpretata come anello di congiunzione tra la musica ed il pubblico. Dal 1993-1994 inizia un susseguirsi di successi professionali che lo portano in numerosi locali di tutta la penisola fino alla collaborazione con la Metempsicosi. II 9 Settembre 2000: la svolta. Diventa la voce ufficiale dell’ Insomnia Discoacropoli d’Italia, il leggendario club Toscano conosciuto in tutta la penisola e non solo. Nel 2001 decide anche di esordire in campo discografico, per poi fondare lo studio “Aws” insieme agli amici Romano Alfieri, Marco Effe e Ilario Alicante di cui è anche manager. Crea inoltre Reflex Booking e Reflex Communication, rispettivamente agenzia di Booking internazionale e agenzia di comunicazione innovativa. Inaugura insieme a Roberto Molinaro anche il programma radio Real Selecta in onda sul piu’ importante network italiano, M2O.

Tecnico e grintoso ormai ha reso il suo stile inconfondibile ed un vero e proprio “marchio di fabbrica”. Considerato da tutti “the voice of electronic music” si evolve continuamente nello stile, nel modo di sposare le sue performance alla nuova tendenza musicale del momento, ancora più’ adatta al suo modo di lavorare ma sopratutto di pensare. Oggi rappresenta un icona della scena elettronica Italiana e all’inizio degli anni 2000 ha suonato anche al Jaiss di Sovigliana a Vinci, successivamente divenuto Mind. Si chiude così la prima edizione di “Ambient For Music“, una rassegna sui generis, con la quale il Mmab ha provato ad aprire le proprie porte a forme d’arte diverse da quelle che vengono ospitate solitamente e che hanno a che fare con l’arte contemporanea e la letteratura.