Lezione di prevenzione sui banchi . Studenti ed esperti a confronto

EMPOLI Non una lezione teorica, ma un confronto sul tema, fatto di storie e testimonianze vere, di episodi accaduti di...

Lezione di prevenzione sui banchi . Studenti ed esperti a confronto

Lezione di prevenzione sui banchi . Studenti ed esperti a confronto

EMPOLI

Non una lezione teorica, ma un confronto sul tema, fatto di storie e testimonianze vere, di episodi accaduti di recente sul territorio condivisi dagli "esperti" e portati all’attenzione dei ragazzi del liceo. Politiche di prevenzione nei luoghi di lavoro; se ne è parlato ieri all’istituto Pontormo di Empoli nell’iniziativa lanciata da Inail in collaborazione con l’ufficio scolastico provinciale. Gli studenti e le studentesse delle classi 4AL, 4BL e 3CL dell’indirizzo economico sociale del liceo di via Sanzio hanno avuto modo di approfondire l’argomento della sicurezza sul lavoro in un’iniziativa volta a favorire la diffusione di comportamenti virtuosi nelle giovani generazioni, nei ragazzi che domani saranno a loro volta dipendenti o datori di lavoro.

Obiettivo, insomma, far sì che il lavoro sia sicuro. E allo stesso tempo rendere più responsabili i lavoratori del futuro focalizzando l’attenzione sulla capacità di percepire in modo adeguato il rischio. Dall’infortunio in "itinere" all’importanza della visita medica preventiva prima di prendere servizio, un focus sui concetti di tirocinio e di contratto collettivo nazionale. Jessica Lenzi e Simone Lombardini dell’ispettorato del lavoro dell’area metropolitana di Firenze hanno parlato di tutele per la parte contributiva e assicurativa. Quasi nessuno dei ragazzi in auditorium ha avuto esperienza lavorative ancora, e chi invece si è cimentato in lavoretti stagionali per arrotondare, molto spesso non ha firmato un contratto. "Siamo qui per fare chiarezza su quali sono i vostri diritti - hanno spiegato Lombardini e Lenzi - Nei progetti di alternanza scuola lavoro, la formazione e l’addestramento sono obbligatorie".

Si è poi fatto riferimento al caso di Luana D’orazio, l’operaia di 22 anni rimasta intrappolata nell’orditoio di un fabbrica tessile di Montemurlo. "Luana era apprendista, poco più grande di voi. Avrebbe dovuto essere affiancata e adeguatamente formata per l’utilizzo del macchinario che l’ha uccisa. Bisogna sempre sapere cosa chiedere al datore di lavoro". E poi qualche numero: sono 1400 i casi denunciati a Inail nel corso del 2023. Le lesioni da infortunio sul lavoro in media hanno durata di 25 giorni. "Se negli anni ’60 la stima era di 10 morti al giorno, oggi siamo scesi a tre, ma non riusciamo ad abbatterlo questo dato". Infine un cenno alla tragedia del cantiere di via Mariti. "La vittima più giovane aveva poco più di 20 anni. Quello che può apparire impossibile, è molto più vicino di quanto non si pensi".

Ylenia Cecchetti