
EMPOLESE VALDELSA
E’ ancora polemica sulle piscine ed in particolare sugli spazi acqua nei tre impianti del territorio, quelli di Empoli, Certaldo e soprattutto Fucecchio, dove l’arrivo della pandemia ha letteralmente messo in ginocchio l’Asd Acquateam Nuoto Cuoio, associazione che lavora con 50 ragazzi con disabilità ed età differenti. "Dal 2015 svolgiamo attività di nuoto con buoni risultati – dicono dalla società – non solo perché i nostri atleti portano a casa medaglie, ma anche per i notevoli miglioramenti nel loro vivere quotidiano. Negli spogliatoi il lavoro è tanto importante quanto quello in acqua. Perché? Perché, mentre l’acqua li aiuta riducendo la necessità di sedute di fisioterapia, lo spogliatoio li rende autonomi, capaci di fare quelle cose che spesso sono date per scontate, ma che in realtà non lo sono". Il problema è legato agli spazi. "Se in questi anni abbiamo sempre dovuto lottare per averli – dicono ancora – con il Covid le cose sono peggiorate. Oggi ci stanno elemosinando una manciata di ore disponibili e noi, che dovremmo gestire 50 atleti disabili nel rispetto di tutte le esigenze che questo comporta e, ovviamente, nel rispetto delle normative, ci troviamo costretti a scegliere chi potrà partecipare e chi no. Ci viene chiesto di discriminare alcuni atleti nei confronti di altri".
La critica è nei confronti della gestione degli impianti del territorio. "Dopo tutti i disagi legate alle chiusure dello scorso anno e alle trasferte che ci siamo sobbarcati – dicono infine dalla società – adesso ci concedono soltanto le briciole. Gli altri impianti ci accoglierebbero e ci concederebbero spazi adeguati, ma sono lontani ed è difficile arrivarci". Il grido d’aiuto è quindi abbastanza eloquente. "Non chiediamo sostegno economico, ce la siamo sempre egregiamente cavata, pagato gli spazi in acqua concessi fino ad oggi, pagando le trasferte degli atleti, in modo da non pesare sui vari bilanci familiari. Chiediamo solo spazio per una dignità che troppo spesso viene calpestata. La nostra voce si sta già facendo sentire da mesi, ma abbiamo bisogno dell’aiuto tutti per poter continuare".
Tommaso Carmignani