La violenza sulle donne. Già 95 casi in cinque mesi. Sede più grande per Frida

L’associazione che opera in tutto il Comprensorio con sportelli e case rifugio. Nel 2023 sono stati 164 quelli trattati dalle strutture: oltre 1.200 dal 2008. .

Numeri drammatici che continuano a fotografare la piaga della violenza sulle donne per le quali la famiglia e gli affetti continuano, spesso, ad essere il luogo più pericoloso. Nel 2023 sono state 164 le donne che hanno chiesto aiuto a Frida. Siamo a maggio, e in soli quattro mesi e mezzo, altre 92 si sono presentate agli sportelli per chiedere aiuto. L’associazione Frida è un’associazione di promozione sociale nata nel 2008 con l’obiettivo di far emergere, prevenire e contrastare la violenza contro le donne. L’associazione gestisce il Centro Antiviolenza Frida Kahlo con 5 sportelli di ascolto antiviolenza dislocati nel territorio del Valdarno Inferiore (uno anche a Fucecchio, alla Misericordia) e dell’Empolese Valdelsa e 3 strutture protette destinate all’ospitalità di donne e minori.

Dal 23 maggio avrà una nuova sede centrale operativa, a San Miniato. Una sede più grande in quello che fino ad una manciata di mesi fa, era l’ufficio anagrafe di via dei Beccai. Una realtà, Frida – guidata da Elisa Forfori – che svolge un lavoro importante e silenzioso, come testimoniano i numeri: dall’anno della sua fondazione ad oggi ha aiutato 1200 donne. Un lavoro articolato e che si muove, in base ai bisogni, con diverse tipologie di servizio: accoglienza e ascolto, colloqui di sostegno per la fuoriuscita dalla violenza, sostegno psicologico, consulenza legale in ambito civile, penale e minorile, orientamento al lavoro e all’autonomia abitativa, sportello di ascolto cyberbullismo e sexting, ospitalità in casa rifugio, sostegno alla genitorialità. Le professioniste che fanno parte del gruppo di lavoro sono esperte nella rilevazione della violenza e nella valutazione del rischio, nel trattamento del trauma e nel sostegno ai percorsi di autonomia. L’inaugurazione delle sede sarà alle 11 e sarà presente l’assessore regionale Alessandra Nardini. Al taglio del nastro tutti i sindaci della zona: da Alessio Spinelli, a Simone Giglioli, Gabriele Toti, Manuela Del Grande, Giulia Deidda, la vice Linda Vanni per Montopoli. Sarò presente il maggiore dell’Arma Francesca Lico. Il Valdarno è una terra che è stata anche teatro di un femminicidio. Una vicenda che nel 2014 unì San Miniato e Fucecchio: Marinella Bertozzi, 50 anni, originaria di San Miniato, fu uccisa dal marito con una scarica di botte nella villetta di Querce, dove la coppia si era trasferita a vivere.

Carlo Baroni