
La Toccafondi Multimedia lancia l’invenzione per educare al mezzo
Capraia e Limite, 10 agoto 2024 – È tra i mezzi più diffusi, usato soprattutto dai giovanissimi che sfrecciano senza protezioni, spesso incuranti delle regole del codice della strada. Il monopattino elettrico è l’incubo degli automobilisti, un veicolo alla portata di tutti e proprio per questo sottovalutato: ad ogni incidente, esplode la polemica. La soluzione? Educare oggi chi viaggerà domani. Una soluzione tecnologica – al momento unica nel suo genere – arriva da Limite sull’Arno dove la Toccafondi Multimedia Srl ha lanciato il primo simulatore di monopattino elettrico.
Strade più sicure per tutti, dunque. Soprattutto per i ragazzi. L’azienda che produce software e soluzioni tecnologiche per autoscuole da un trentennio, progetta anche simulatori di guida per gli enti che si occupano di educazione stradale come polizie locali, autoscuole. "Il simulatore del monopattino è la nostra ultima creazione – spiega l’ideatore Daniele Toccafondi –. Si tratta di un mezzo più pericoloso della bici. È di pochi giorni fa la notizia dell’ennesimo incidente mortale. Bisogna far qualcosa". Il simulatore offre una soluzione all’attuale mancanza di educazione per la guida del monopattino elettrico, per la quale non serve nessun tipo di patente, né preparazione teorica o pratica. Non sono richieste protezioni né l’assicurazione. Non c’è targa. Basta aver compiuto 14 anni per guidarlo. Il problema è proprio la scarsa consapevolezza della sua pericolosità. La grafica 3D del dispositivo garantisce un’esperienza realistica per sperimentare varie condizioni di guida (come l’effetto di sostanze stupefacenti o distrazioni da smartphone).
"L’educazione stradale tradizionale ovvero basata su raccomandazioni, non funziona più – dichiara Toccafondi –. L’allarme è sotto gli occhi di tutti, le scuole devono drizzare le antenne. Bisogna allenare la guida difensiva". Secondo una stima, su un campione di incidenti in monopattino il 92% dei conducenti risulta ferito. Replicando situazioni difficili che si potrebbero verificare nella vita reale, lo strumento innovativo è un esercizio di consapevolezza. "Funziona su una pedana collegata ad uno schermo. Ci si misura con strade disconnesse, auto che non danno la precedenza e attraversamenti improvvisi". Ma ecco la nota dolente, ovvero la distribuzione. Come spiega Toccafondi, "essendo un mezzo odiato da molti perché fonte continua di incidenti, viene snobbato anche da chi dovrebbe promuoverne l’educazione". In sostanza i nove pezzi pronti all’uso sono fermi in magazzino. Ed è un peccato. Da qui, il sogno: trasformare Limite in un piccolo polo educativo.
"Creare una sala attrezzata con tutti i simulatori a disposizione delle scuole. Un luogo che possa regalare anche ai giovani diversamente abili impossibilitati ad andare in bici o in auto, a farlo virtualmente". Intanto il vicesindaco ha visitato l’azienda, "un’eccellenza del tessuto economico dell’Empolese Valdelsa, diffusa a livello nazionale – dice Edoardo Antonini –. La collaborazione con la Pubblica Assistenza per i tappeti simulatori da portare nelle scuole è già in essere. Abbiamo concordato la partecipazione alla Festa dello Sport e del Volontariato di settembre, oltre a progetti di educazione stradale".