REDAZIONE EMPOLI

"La storia trasparente" racconta chi siamo

Inaugurata la mostra allestita al Mu.Ve e dedicata ai vetri di epoca romana che sono stati recuperati sul territorio empolese

Da un frammento di vetro nascosto sotto i nostri piedi è nata una mostra. Una narrazione del passato, della storia di Empoli, ma anche del presente. Reperti che testimoniano l’antico legame tra la città di Empoli e il vetro. A ricostruire questo intreccio è "La storia trasparente. I vetri romani di Empoli", esposizione inaugurata ieri nelle sale del Museo del Vetro e aperta al pubblico fino al 30 luglio 2023. "L’esposizione nasce dalla volontà che questi reperti fossero catalogati – ha detto la direttrice dei musei empolesi, Cristina Gelli – La suggestione di poter creare un continuum tra la produzione vitrea più remota e quella più recente ci ha spinto a mettere in moto la macchina che ha prodotto questa mostra". Un duro lavoro, come ha spiegato la direttrice, che ha coinvolto l’amministrazione, Past in Progress Srl, la Soprintendenza archeologica di Firenze e le Province di Pistoia e Prato oltre a numerosi professionisti del settore. "Il gruppo di lavoro si è occupato delle diverse fasi, dalla ricerca, alla preservazione, fino alla valorizzazione – spiega Carolina Megale, archeologa, responsabile, insieme a Martina Fusi, della cura scientifica e del progetto espositivo – abbiamo lavorato pensando che il valore della cultura sia un valore relazionale, quello che viene attribuito dalla comunità. Questo è un grande dono fatto a Empoli e ai suoi cittadini". All’interno delle teche è possibile osservare reperti archeologici, vetri rari risalenti all’epoca romana e rivenuti nel corso di scavi effettuati sul territorio. Ogni reperto vitreo è un canale attraverso cui raccontare il territorio, come ha spiegato Ursula Wierer, funzionaria responsabile della Soprintendenza archeologica. Propone una serie di filoni, di storie, che si intersecano e che descrivono quello che è anche il presente di Empoli. "Il 2022 è stato dichiarato dall’Onu Anno internazionale del vetro. Essendo una città che ha una storia lunghissima con questo materiale, abbiamo delle responsabilità – ha detto la sindaca Brenda Barnini – La mostra è un’occasione per riscoprire la suggestione delle nostre origini romane e ridare piena dignità a questo grande patrimonio rinvenuto. E’ emozionante pensare che quel piccolo frammento di vetro possa ricordarci da dove veniamo e indicarci la strada da percorrere in futuro". Un futuro da costruire, che passa inevitabilmente anche attraverso la scuola. Come il primo cittadino ha sottolineato, la rapidità e facilità di lettura della mostra, grazie alla narrazione e illustrazione dei reperti e della storia che raccontano, rende possibile collegare il percorso museale con quello didattico.

Costanza Ciappi