La mensa a chilometro zero Pizza margherita e cecina I piccoli alunni sorridono

Il Comune spende 67mila euro per cibi ’particolari’ che tanto piacciono ai giovanissimi. La pasta integrale scelta è quella prodotta con il grano dei terreni liberati dalle mafie.

La mensa a chilometro zero  Pizza margherita e cecina  I piccoli alunni sorridono

La mensa a chilometro zero Pizza margherita e cecina I piccoli alunni sorridono

EMPOLI

Una mensa equa e solidale, a chilometro zero e attenta al controllo della filiera. Prosegue l’impegno dell’amministrazione nell’approvvigionamento di alimenti da destinare al consumo degli studenti nelle scuole che rispondano a criteri ben precisi, come quello di promuovere opportunità di sviluppo per i produttori svantaggiati appartenenti ai paesi poveri e, per quanto riguarda la pasta integrale, prodotta con il grano dei terreni liberati dalle mafie. In questi senso si colloca la scelta di destinare, per le annualità 2023-2024, circa 67mila euro che serviranno per l’approvvigionamento di cibi particolari, come ad esempio la pizza e la cecina, introdotta di recente e apprezzata dagli alunni delle elementari e dai più piccoli.

Il Comune di Empoli gestisce direttamente il servizio di refezione scolastica attraverso l’acquisto diretto delle varie derrate alimentari prevalentemente mediante gare d’appalto e forniture per macro-lotti. I precedenti affidamenti relativi alle forniture sono scaduti con la fine del 2022, ma occorre garantire con urgenza questi rifornimenti che sono a carattere continuativo per la refezione scolastica e per i nidi. Quindi biscotti e merende confezionate arriveranno attraverso la filiera del Commercio Equo e Solidale di zona, mentre la pasta integrale sarà quella con il grano dei terreni liberati dalle mafie. Messi a bilancio circa 16mila euro per la ditta Altromercato, mentre sul fronte della farinata di ceci, l’operatore di riferimento resta la Zanini di Sarzana. In questo caso la spesa sfiora i 20mila euro, ma si tratta di un prodotto di nicchia che non viene fornito da molti produttori. Confermata la presenza della pizza margherita, preparata con materie prime a chilometro zero: la fornitura da un’azienda del Valdarno. Spesa per portarla sulle tavole degli studenti: quasi 32mila euro.

Tommaso Carmignani